Villapiana-01/06/2019: Amministrative: per Grande Villapiana non è ancora matura

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VILLAPIANA «Avevamo messo in campo una squadra di giovani, ricca di entusiasmo e di professionalità ma Villapiana, puntando ancora una volta sui due blocchi storici che si alternano alla guida del Comune da circa 40 anni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, ha dimostrato di non essere ancora matura per il cambiamento continuando a privilegiare la politica delle promesse, degli inganni e delle clientele». E’ con queste parole che Michele Grande candidato-sindaco della Lista “SiAmo Villapiana” ha aperto la conferenza-stampa organizzata innanzitutto per ringraziare la sua squadra, in gran parte presente, e poi per analizzare l’esito di un risultato ritenuto deludente (solo 392 voti a fronte dei 930 voti della Lega alle Europee) che, a suo dire, ha mortificato l’impegno, la correttezza e l’entusiasmo di un manipolo di giovani che comunque, consapevoli di aver piantato il seme del cambiamento, non intendono demordere e sono pronti a sostenere l’attività politica del loro leader che proverà a proporre anche dai banchi della Minoranza le priorità del programma della Lista. Programma che, come è noto, è stato elaborato nel corso degli ultimi mesi di discussione all’interno del laboratorio politico intitolato “Piazza Dante 2.0”. «Per formazione mentale – ha aggiunto il Coordinatore della Lega di Salvini – non sono per la politica dei numeri e tutti insieme abbiamo pensato ad una lista disegnata sul modello aziendale e quindi basata su competenze e su professionalità in grado, non tanto di raccattare voti ma, una volta acquisito il consenso, di essere capaci di ben amministrare, ma Villapiana – ha ribadito ancora Michele Grande – ha preferito continuare ad idolatrare i soliti personaggi, dimostrando di non capire…di che morte intende morire. Villapiana – ha proseguito il leader della Lega – ha insomma dimostrato di non essere pronta per ribaltare la sua storia e sono deluso soprattutto dai tanti giovani che, invece di essere portatori del cambiamento, hanno preferito farsi ingannare e si sono appiattiti sulle posizioni dei padroni di turno, preferendo l’asservimento alla libertà di pensiero e di azione». Prendendo quindi le distanze da talune teorie complottistiche secondo cui ci sarebbero stai accordi di scambio di voti per le prossime Regionali, Michele Grande, supportato dalle parole del candidato-consigliere Rocco Vincenzo Simone, ha assicurato di essere contrario alla politica dello scontro fine a se stesso, della delegittimazione reciproca e… della carta bollata e di preferire un atteggiamento vigile ma costruttivo, provando a proporre, per esempio, la valorizzazione del percorso pedonale alla scoperta dei Beni Ambientali e inoltre l’abolizione della tassa di soggiorno e dei parcheggi a pagamento che, a suo dire, danneggiano piuttosto che favorire il turismo. «Quello che mi sento di chiedere fin da subito – ha concluso Michele Grande provando a ipotizzare il prossimo esecutivo – è una netta e immediata discontinuità rispetto agli ultimi 5 anni, che sia in grado di evitare l’accentramento del potere, di valorizzare le competenze personali attraverso ampi spazi di autonomia e, perché no, di capitalizzare anche il contributo che può venire dalla Minoranza».

Pino La Rocca