Sibari-08/05/2020: 5G: FARE CHIAREZZA, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI !

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE “VIVA LA VIDA”

 

5G: FARE CHIAREZZA, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI !

 

SIBARI Che la questione 5G (quinta generazione della telefonia mobile) stia assumendo una centralità nella fase attuale, è innegabile. Proprio in riferimento alle argomentazioni che si evincono da diverse prese di posizioni da parte di alcuni Comuni Calabresi (Reggio C., Catanzaro, Castrovillari…) rispetto alla 5G, in qualità dell’Associazione “Viva la Vida” di cui mi onoro di essere presidente che ha tra le sue finalità la difesa della salute e la tutela dell’ambiente, tento di far conoscere un punto di vista che spero possa arricchire il dibattito. Nella recente audizione alla Commissione Politiche UE del Senato sull’attuazione del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, previsto nel Ddl di delegazione europea, le cose che dal nostro punto di vista si evincono, sono almeno due: stop alla burocrazia e meno limiti all’elettro-smog. Nella prima si invocano autocertificazioni e adozione del criterio del silenzio-assenso qualora le autorizzazioni non pervengano secondo le aspettative delle imprese di telecomunicazioni che ne fanno richiesta. Nella seconda si chiede l’innalzamento dei limiti di esposizione delle popolazioni alle onde elettromagnetiche. Giova ricordare che il MISE ha convenuto sul non innalzamento di tali limiti (tanto è stato dichiarato in una riunione del 6 marzo u.s. in un Convegno svoltosi presso l’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati il sottosegretario Mirella Liuzzi)) e che i Sindaci nel loro convegno nazionale di Arezzo si sono determinati in tal senso. E’ ovvio che i Comuni che piuttosto di programmare il territorio (Piani delle Antenne?) si trincerano dietro una semplice Ordinanza contro la 5G, avranno ben poche possibilità di poter tutelare la salute dei propri cittadini amministrati e al contempo soddisfare un giusto concetto di sviluppo sostenibile e pianificato che è proprio il punto che più è mal digerito/accettato da ogni parte. La pandemia forse viene usata strumentalmente ( ma davvero usciremo diversi e migliori da questo martoriato periodo? ) per perseguire finalità che possono non avere come faro la difesa della salute? Si deve accettare l’idea che i processi relativi al5G debbano essere passivamente incentivati e accellerati? Queste le considerazioni preliminari che si volevano porre all’attenzione. Se ci sarà data l’occasione, gradiremmo anche affrontarne altre questioni che entrano nel merito di quanto ora accennato e che per titoli si esplicitano qui di seguito: le aziende ci dicono come sono fatti gli impianti? Chi fa le misurazioni? Come sono informate le popolazioni sulle stesse misurazioni? Gli impianti sono dotati di interruttori-disgiuntori che fermano le emissioni negli orari di bassa o inesistente richiesta? Le misurazioni vengono effettuate istante per istante, o si fa una media delle stesse nelle 24 ore!?»

 

SIBARI LI’ 08.05.2020                                  Domenico Roseti

                                                                  Presidente di “Viva la Vida”