Trebisacce-14/08/2020:Galimberti:”E’ lo sguardo che riconosce, che dà l’identità, quella sociale..”

 

Emanuela Valastro

Ieri sera, sul lungomare di Trebisacce, nella piazzetta S.Francesco,con un mare splendido che faceva da sfondo al piccolo palco allestito per l’occasione, il Sindaco On. Antonio Mundo ha inaugurato il salotto letterario estivo salutando e introducendo una personalità di spicco della cultura italiana: Umberto Galimberti, autore di numerosi libri che trattano di filosofia e psicologia… Viaggiando nel suo discorso,e intervistato dal bravo Andrea Mazzotta, ha percorso tematiche di varia natura legate tutte però al filo dell’educazione e della sua importanza. Quindi, in primis la scuola, il mondo dei computers, i giovani, il lavoro…con infinita solerzia e bravura. Oserei affermare che il ruolo di Galimberti è stato quasi quello di Socrate per i Greci, di stuzzicare l”ignoranza’ del popolo per suscitare interesse e stimolo alla discussione, perchè nessuno è ignorante se vengono rivolte le domande giuste, quelle dirette a una metanoia, che trasforma magari un ragazzo illetterato in un campione della matematica. E’ lo sguardo che riconosce, che dà l’identità, quella sociale, dice Galimberti, perchè è nel riconoscimento dell’altro che si forma la personalità del bambino. In seguito questi sarà, lodato,anche biasimato, ma dai mille segni dati dalle persone scoprirà la sua strada. Uno psicanalista francese di stampo lacaniano, Serge Leclaire, sostiene che dove il dente duole, interpretando in un detto il suo discorso dell’objet in psicanalisi, è lì che bisogna lavorare. Qui nel senso  della ricerca di quel  difetto nella realtà che più da vicino ci riguarda ma che ci sfugge sempre. Ebbene, Galimberti ha, a mio avviso, indicato l’abbozzo di un cammino agli albori, proprio nell’era del progresso tecnologico, doloroso, ma necessario.Ha toccato il dato dolente della scuola non curandosi delle accuse di nichilismo,come il titolo di uno dei suoi testi. Grazie a lei, professor Galimberti ci siamo sentiti un pò “bacchettati” dal maestro,ma forse più consapevoli del da farsi nel futuro prossimo.

14/08/2020              Emanuela Valastro