Trebisacce-02/09/2021:    IL MIO TUFFO NEI SOGNI

         

      

 

 

 

 

 

 

   IL MIO TUFFO NEI SOGNI

 

La storia di Marco D’Aniello, splendido atleta e meraviglioso giovane, ormai è nota a tutti, tanto da diventare un bellissimo libro dal titolo: “Il mio tuffo nei sogni”, grazie alla giornalista Rossella Montemurro, allo scrittore Lorenzo Laporta ed alla complicità di Cinzia e Roberto, i genitori di Marco.

Si tratta di un lavoro straordinario che, secondo noi, dovrebbe e potrebbe diventare un libro di testo nelle scuole, in quanto gli insegnamenti e la speranza che trasmette sono davvero eccezionali.

Pensavamo che nella nostra vita avevamo ormai avuto la possibilità di conoscere persone dotate di carismi particolari, pertanto mai avremmo creduto che esistesse ancora qualcuno capace di emozionarci e commuoverci, qualcuno capace di darci un insegnamento forte e profondo, qualcuno in grado di farci capire che nella vita nulla è impossibile e che i miracoli possono accadere se soltanto si è circondati da amore profondo.

Speciali sono i bambini autistici così come gli uccelli sono diversi nei loro voli. Tutti, però, hanno il diritto di volare”. (Jesica Del Carmen Perez).

Marco è un ragazzo che, fino ad un certo punto della sua vita, ha sofferto molto la sua condizione, che molti “vedono” come disabilità, sia a scuola che nei rapporti interpersonali, ma circondato dall’amore del papà Roberto, della mamma Cinzia e dalla sorellina Barbara è riuscito a dimostrare come con caparbietà ed affetto vero si supera tutto, anzi si diventa simbolo positivo per quanti si trovano a dover fronteggiare momenti difficili nella propria vita.

Qualche anno addietro Marco, mentre vedeva una fiction televisiva dal titolo “Come un delfino”, interpretata da Raoul Bova, che raccontava la storia di un gruppo di ragazzi diversamente abili, portati alla vittoria dall’impegno e dall’amore del loro Insegnante, volle fortissimamente provare a fare anche lui questa attività sportiva.

La visione di quella fiction coincise con la sua rinascita, una sorta di sussulto interiore, che lo porta a vincere medaglie d’oro e battere record nazionali con prestazioni incredibili dal punto di vista atletico e psicofisico.

Nel 2019 c0onquista la medaglia d’oro ai Campionati Italiani di Fabriano in vasca corta, stabilendo il record italiano con un tempo di 30’ e 78’ nei 50 stile libero. Dopodichè nuovo oro e nuovo record 30’ 20’.

Quando gli si chiede come si sente quando è in acqua, con il suo sorriso dolcissimo ripete una frase stupenda:” Quando nuoto, l’acqua che scivola sul corpo ti accarezza come una mamma”.

Marco è amato da tutti e si allena praticamente tutta la settimana, infatti quando non è in piscina lo si trova nella palestra Dojo Arashi & Fit dei Maestri Roberto De Ronzi ed Elena D’Arcangelo, altri due grandi Insegnanti che con la loro dolcezza e sensibilità vivono in un connubio perfetto con questo ragazzo straordinario.

Questo è Marco, questa è la sua sensibilità, questa è la sua gioia di vivere, questo è il grande insegnamento di vita che dà a tutti noi.

Marco ha creato un hashtag che lo rappresenta, #tristezzazero, infatti non perde mai il suo splendido sorriso, che coinvolge emotivamente quanti hanno la gioia, l’onore e la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne le qualità sia sportive che, soprattutto, umane.

Molto credente, è guidato da una grande Fede, che gli è molto d’aiuto anche nei momenti più delicati.

Quando è in acqua, Marco è come una farfalla: libero” (Barbara D’Aniello)

Marco ha dimostrato come l’integrazione è l’obiettivo, mentre lo sport è il veicolo. Lo sport è, infatti, un veicolo speciale nel progetto di inclusione, proprio perché dà ad ognuno un ruolo preciso in un contesto collettivo, considerato che nell’attività sportiva si è tutti uguali.

La disabilità non è una coraggiosa lotta o “il coraggio di affrontare le avversità”. La disabilità è un’arte. È un modo ingegnoso di vivere (Neil Marcus).

Mentre lo si guarda negli occhi ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un ragazzo speciale, ma non soltanto per i suoi successi sportivi, quanto per quella forza che sprigiona dal suo cuore: un cuore grande, un cuore capace di profondere un amore sviscerato verso coloro che ama con un trasporto emotivo straordinario.

E, credeteci, ascoltare la sua storia, dialogare con lui serenamente significa crescere davvero tantissimo, maturare dal punto di vista umano, comprendere quali sono i veri valori della vita, al di là delle apparenze, della superficialità, delle cose effimere.

Marco ha due genitori meravigliosi, due persone da prendere ad esempio positivo da seguire ed imitare, un papà ed una mamma che tutti vorrebbero avere per la dolcezza che hanno messo nel seguire il proprio figlio. Ed è anche grazie a loro se oggi Marco è un giovane felice, sereno, sanamente orgoglioso di quanto raggiunto e di quanto ancora raggiungerà con tenacia, spirito di abnegazione, serietà e passione.

Il nuoto ha un campione fortissimo, che darà tante soddisfazioni al nostro Paese, ma la vita ha un fuoriclasse, perché tutti abbiamo bisogno di esempi come quello di Marco, un faro che illumina le notti tempestose di tanti che hanno il buio “dentro” a causa di varie problematiche.

Poco tempo addietro, ha realizzato anche il sogno di conoscere Raoul Bova, grazie a Mara Venier ed al programma “La porta dei sogni” trasmessa su Rai1.

La stessa Venier è stata ben felice di fare la prefazione al libro che racconta la sua storia, “Il tuffo nei sogni mio”, edito da Altrimedia Edizioni di Matera.

Un libro che, come abbiamo già avuto modo di dire, è un capolavoro di emozioni e di sentimenti, un punto di riferimento per quanti si trovano in situazioni di difficoltà e si perdono nei meandri della disperazione e della solitudine.

Leggendo questo libro, si può capire come, con tenacia e soprattutto con amore, si possono conseguire risultati straordinari.

Marco D’Aniello, agli ultimi Campionati Italiani di Nuoto Finp, svoltosi a Napoli, si è superato, infatti ha vinto il titolo italiano nei 100 delfino classe S14, con il tempo di 1’13”81 migliorando di oltre 2” il suo personale.

Marco ha gareggiato anche nei 100 stile libero ed ha fermato il cronometro a 1’04”84, classificandosi al terzo posto e conquistando la medaglia di bronzo assoluta per la classe S14.

Felice per il successo è stata Claudia Corrente che allena Marco. Si è complimentato con il nuotatore anche il direttore sportivo della Mediterraneo Sport, Massimo Donadei.

Marco, ad maiora semper e grazie di tutto, grazie per questo straordinario insegnamento di vita, grazie di esistere e grazie a Roberto, Cinzia e Barbara, il cui esempio deve essere un punto di riferimento, a dimostrazione che l’amore anima sempre senza disanimarsi mai: persone a cui dare l’oscar della grandezza d’animo, dei sentimenti veri, dell’AMORE.

Ebbene, Marco riesce a darci questi sussulti, con il suo sorriso e con i suoi abbracci affettuosi, spontanei e sinceri, pieni di quell’amore che soltanto lui riesce a donare.

E ci riesce con quella semplicità che soltanto i GRANDI sanno possedere.

Marco ha ancora tanti sogni da realizzare e ce la farà alla grande, perché la sua forza, la sua tenacia, il suo sorriso, la sua modestia, la sua famiglia, coloro che gli vogliono bene sono tutti dei cavalli di battaglia che sapranno farlo alzare in volo sempre di più, non soltanto nello Sport ma anche nella Vita.

RAFFAELE BURGO