Trebisacce-24/02/2012:Notevoli disagi a causa della mancata erogazione dell’acqua.

Trebisacce:24/02/2012

Notevoli disagi a causa della mancata erogazione dell’acqua. Tantissimi cittadini in mattinata presenti negli uffici comunali per segnalare la mancanza d’acqua e per  chiedere il ripristino delle stradine interne per raggiungere le ‘masserie’ e rifocillare gli animali. Le ruspe sono già attive dal primo mattino ma sono tantissime le richieste che arrivano e soddisfarle tutte mette a dura prova i tecnici comunali. La fitta pioggia ha tolto fuori dal terreno le tubazioni (foto) e i sassi hanno invaso le stradine impedendo di fatto il transito,persino pedonale. E’ emergenza su più fronti. Già stamattina e di buon ora,venerdì, il geometra comunale Luca Napoli si è recato presso il serbatoio principale dell’acqua e ha riempito delle bottiglie per verificare il grado di potabilità che ancora non rientra nei parametri previsti. Bisogna attendere. Arrivano pressioni dai cittadini,ma bisogna restare calmi. E’ contro ogni ratio, si ritiene, immettere l’acqua se poi si creano problemi di salute ai cittadini e si creano complicazioni alle tubazioni interne degli appartamenti e si inficia il corretto funzionamento dell’autoclave per chi ce l’ha. Gli ottimisti pensano che già nel pomeriggio l’acqua verrà erogata,ma c’è anche chi ne dubita. La prima verifica, sempre in mattinata, il tecnico Luca Napoli l’ha fatta presso la prima presa o pozzetto d’ispezione sito in località ‘Marzuca’ da cui l’acqua raggiunge successivamente il serbatoio centrale “Giandomenico”. La conduttura è stata chiusa a causa della torbidità dell’acqua misurata con il torbidimetro comunale e perciò non arriva al serbatoio. La Sorical eroga un quantitativo d’acqua anche in contrada Pagliara,ma non è sufficiente per l’intera popolazione. Piovono sempre più richieste e la segretaria comunale Loredana Latronico e il responsabile dell’ufficio tecnico l’Ing. Michele Imbrogno,sollecitano e autorizzano per interventi urgenti,ma per quanto si possa agire occorrono dei tempi tecnici e va da se che le critiche superano l’immaginario collettivo.

Franco Lofrano