Trebisacce-18/09/2012:Gli amici americani in visita a Trebisacce, città dell’amore.

Gli amici americani in visita a Trebisacce, città dell’amore.

Sono venuti dall’Argentina in Italia Nicola Palermo e la moglie Valeria Caprera e mi hanno detto che sono vecchi abbonati del mensile argentino “L’Albidonese”,diretto da Michele Munno, e che sono curiosi di conoscere il paese dei nonni: Maria Roma e Pietro Palermo e  del bisnonno Nicola Roma.  Mi hanno informato che il bisnonno Nicola Roma, di professione barbiere, assunse all’epoca come garzone il nostro medagliato d’oro Alfredo Lutri.  Ho ritenuto a questo punto informare gli ospiti e amici americani che lo scorso 4 novembre 2011, è stato installato nella omonima piazzetta sita sulla centralissima Via Lutri, il monumento di Alfredo Lutri e tale monumento è nato grazie ad una mia iniziativa come presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Trebisacce che è stata condivisa subito dal  cardiologo Leonardo Odoguardi e dal presidente dell’Associazione Nazionale di Lucca, Umberto Stefani. Nella storica occasione ho portato la bandiera dell’associazione che rappresento e ne sono fiero. Ora vi racconto in sintesi la  storia dell’eroe medaglia d’oro. Il primo novembre del 1918 è nato e la sua stella alla storia lo ha consegnato. Da semplice bersagliere è stato arruolato e come porta ordini il comando gli ha assegnato un moto Guzzi 500. Durante il proprio turno di servizio si accorse della presenza del nemico e scattò subito per dare l’allarme ai militari. Durante il percorso però il nemico lo sparò, a bordo della moto, colpendo sia il Lutri che il suo compagno Narduzzi. Riuscì, seppure sanguinante, a raggiungere il suo comando e l’infermeria e al medico militare disse:” Abbiate cura delle ferite del mio compagno e dopo delle mie”. Il compagno Narduzzi si salvò e lui morì invece dissanguato. Il comandante Leone e Salvatore Dui il suo nome per la medaglia d’oro al merito segnalarono al Re che riconobbe il merito al bersagliere eroe. Il Re l’onorificenza al merito di guerra fece preparare e il Capo del Governo Benito Mussolini il 15 ottobre del 1942 la medaglia firmò. Il Re in persona la medaglia d’oro sull’altare della Patria a Roma a sua madre appuntò sul petto e le disse:” Signora voi siete una donna onorata e nella storia voi resterete”. L’eroe Alfredo Lutri, prima di morire disse al Capitano Leone: “ Consegnata la mia camicia insanguinata alla mia cara mamma sfortunata e per mio ricordo un bacione le portate”. La camicia il Comandante Leone consegnò alla mamma dell’eroe, Giuseppina Costa, che prima della sua morte lasciò detto che nella sua bara avrebbe voluto la camicia del figlio Alfredo per tenersela sempre tanto cara.

Michele Lofrano