MONTEGIORDANO MELFI SCRIVE AL SUO SEGRETARIO BERSANI E AL COMMISSARIO D’ATTORRE.”Qui di congresso neanche l’ombra. Le riunioni si tengono in studi privati”.
Nicola Melfi, ex comunista, oggi personaggio scomodo all’interno del PD, invia una lettera aperta abbastanza”pepata” al suo segretario Bersani e al commissario D’Attorre. A scanso di equivoci, ecco integralmente la lettera scritta da Melfi e fatta affiggere sui muri di Montegiordano:<< Caro Segretario, l’undici luglio scorso la Commissione Regionale per il congresso del PD ha fissato nel 16 settembre 2012 la scadenza perentoria e inderogabile per lo svolgimento dei congressi di circolo. Questa delibera è stata comunicata con una propria circolare da Alfredo D’Attorre a tutti i segretari di circolo, nella quale tralaltro lo stesso Commissario invitava calorosamente gli organismi dirigenti in carica a rispettare la scadenza fissata per lasciare lo spazio necessario alle successive fasi congressuali. Al circolo di Montegiordano (CS) probabilmente questa circolare non è mai pervenuta !!!!!! E’ passato infatti quasi un mese dalla scadenza del 16 settembre e qui di congresso neanche l’ombra. Ora è pur vero che il nostro è un circolo a “statuto speciale” e che in quanto tale, il congresso eventualmente lo decidiamo “Noi” se farlo, quando farlo e come farlo, ciò non toglie però che almeno un comunicato che tranquillizzasse noialtri simpatizzanti che l’attuale reggente (congresso o non congresso) sarà segretario ancora per i prossimi anni, sarebbe stato sicuramente gradito. E pensare che se ne erano andati !!! Sto parlando di alcuni personaggi (di cui qualcuno oggi siede comodamente in Consiglio Regionale) che, poco più di due anni fa, si sono resi direttamente responsabili della chiusura del nostro circolo, per approdare ad altre formazioni e/o movimenti che col PD, come Lei ha sottolineato più volte, non hanno avuto e non hanno niente a che fare. Questi peregrini della politica, anche se sarebbe più appropriato definirli pellegrini, hanno comunque conservato le chiavi di casa (Loiero docet) ma sarebbe davvero interessante sapere se oltre le chiavi, in questi ultimi due anni di gite fuori porta, “l’autista del pullman” e insieme a lui il segretario cittadino, il Sindaco, e qualche influente “Cardinale” (…giusto per citarne qualcuno) abbiano quantomeno provveduto a rinnovare la propria tessera, oppure verosimilmente se la loro iscrizione al PD si è fermata al 2009, al pari di tutti gli altri iscritti che al contrario però il mancato rinnovo l’hanno dovuto subire. Questo stato di fatto farebbe sì che all’anomalia di non avere una sezione (le riunioni ormai si tengono in Studi privati) si aggiungerebbe il paradosso che a Montegiordano abbiamo un circolo….ma con nessun iscritto. Roba da “striscia la notizia”. Come Lei ben sa, il nostro statuto prevede infatti che il mancato rinnovo della tessera da parte dell’iscritto (nel nostro caso gli anni di “vacanza” sono addirittura due, 2010 e 2011) è causa di automatica cancellazione dall’anagrafe del partito, con la diretta conseguenza che qui a Montegiordano non ci sarebbe nessuno, riconosciuto, autorizzato e/o abilitato a convocare una qualsiasi riunione a nome del Partito Democratico. E forse sta proprio qui il vero motivo per cui ad oggi non si è tenuto il congresso, vorrei farLe presente infatti che ci troviamo di fronte al gotha dell’incoerenza, della pochezza e della spregiudicatezza. A tal proposito io non so se alle primarie voterò per Lei oppure per Renzi anche perché non so se mi sarà consentito votare in quanto non iscritto e non certamente per mia decisione o responsabilità. Ma quanto a situazioni surreali qui a Montegiordano, caro Segretario noi ex o post-comunisti siamo ormai avvezzi, basti pensare per esempio a quando, in prossimità delle politiche del 2006, l’attuale reggente, all’epoca segretario dei DS, con un comunicato a mezzo stampa invitò il popolo diessino a non votare il partito, oppure come quando nel 2008 sempre lui, Mussiano convinto, votò la mozione contro il costituendo Partito Democratico per poi ritrovarsi come d’incanto nominato per regio decreto segretario cittadino del PD, oppure come ancora quando, all’indomani della vittoria amministrativa del 2009, in deroga ad una norma statutaria del partito che ne sanciva l’incompatibilità, ricoprì ugualmente per due anni e mezzo la doppia carica di segretario cittadino e assessore comunale. Ancora oggi non si conosce l’autorità che firmò (?) quel provvedimento di deroga (forse Guccione, allora Segretario Regionale, forse addirittura Lei), in compenso però ci è voluto davvero poco per comprenderne appieno le ragioni: solo uno scienziato di quella fatta poteva chiudere un circolo (PD) per aprirne un altro (A. e D.). Avrei preferito esternare queste mie considerazioni personalmente, mi ero illuso che il congresso potesse essere l’occasione giusta, ma niente da fare; Sono infatti quasi tre anni che non vengo invitato ad una riunione (semmai in questi tre anni ce ne sia stata una !!!). Il circolo del PD di Montegiordano assomiglia ai quei Tribunali di Inquisizione istituiti nel 1200 in cui chi esprimeva teorie non convenzionali veniva punito, ed il sottoscritto è stato giudicato colpevole con sentenza definitiva, il mio reato è stato quello di aver votato PD alle regionali del 2010 con l’aggravante di lesa maestà. Caro Bersani, non è assolutamente mia intenzione fare dell’alchimia politica ma purtroppo non posso che ribadirLe che il PD di Montegiordano è nelle mani di veri e propri zingari che sono l’antitesi della trasparenza, della lealtà e della moralità, che dettano la linea del partito dal tavolo di un ristorante, che derogano alle norme statutarie secondo specifiche convenienze e, che soprattutto si servono del partito e più in generale sono in politica, non certamente per passione come ci hanno fatto credere per trent’anni, ma esclusivamente per un bisogno quasi convulsivo di visibilità sociale e nondimeno per incrementare i loro già cospicui conti bancari. Nel salutarLa cordialmente, Le auguro buon lavoro e un grosso in bocca al lupo per le primarie>>. 8 ottobre 2012. Alessandro Alfano