MONTEGIORDANO- IL PAESE DEI MURALES. UN MODO PER DARE VITA AL GRIGIORE DELLE PARETI DI CASE NON ABITATE. APPREZZAMENTO DEI TURISTI.
Non c’è angolo dello storico centro urbano che non abbia un “Murales”, testimonianza di ricordi, memorie e mestieri di un’epoca passata. Qua e là sui muri esterni delle case, scene di vita agreste e paesana. Un modo per rendere meno cupo un centro urbano in via di spopolamento e d’invecchiamento della popolazione, rianimato da veri e propri dipinti che il bravo maestro Franco Lateana (in foto) ha voluto donare alla sua gente. << Quelle schiene curve dalle fatiche millenarie, quei profili affilati di delfiche joniche, quel taglio di visi scavati dalle sferzate del vento, a lungo ricercati ma non accettati, finalmente hanno fatto la loro apparizione e ora segnano il tempo, battono la grancassa nei nuovi quadri di Lateana>>. E’ quanto ha scritto di Lateana il poeta Luigi Pace, scomparso prematuramente. Scrivere della vita dell’artista Lateana e delle sue opere, servirebbero diverse pagine. Vi diciamo in breve che ha frequentato la scuola decorativa pubblicitaria e di grafica nella Ciudad università di Caracas (Venezuela). In Italia sotto la guida del prof. Boniello. E’ membro della Columbial Academy St. Lous Missuri e dell’accademia San Marco (NA). Le prime mostre iniziano nel 1959/60 a Caracas, Maracaibo, Bogotà (Columbia), Valencia, Taranto, Lecce, Bari, Verona, Mantova, Roma ecc. Dopo in continuo girovagare, si è fermato nella sua amata Montegiordano dove, in completa solitudine, vive e opera. “Spirito libero, inquieto e irrequieto, impetuoso e ribelle, fondamentalmente ed istintivamente buono, ricco delle laceranti contraddizioni..” così definito da un critico d’arte, Lateana ha deciso di lasciare un segno della sua presenza attraverso questi murales, tanto amati e da qualcuno anche odiati, povera ma dignitosa, che raccontano le storie della vita cittadina, la memoria e le passioni del contesto paesano, in tutte le sue variegate espressioni che diffondono messaggi positivi. Una risorsa per Montegiordano che andrebbe capita e valorizzata. Molto apprezzato dai turisti il viale degli innamorati, frequentato da chi volesse concedersi momenti d’intimità. Una tappa importante per vivere momenti romantici in compagnia del partner, con scritte allusive di facile e diretto linguaggio. La testimonianza e l’apprezzamento di una turista che così scrive:” Vengo a Montegiordano da un paio d’anni e continuo a girare per le stradine del centro senza stancarmi di guardare i murales che tappezzano i muri delle strade: dalle lettere degli emigranti ai temi dei bambini, sgrammaticati ma così teneri , alle immagini delle vecchie sulle soglie di casa: storia della gente del popolo, che e’ quella che fa la storia, e’ la più vera . E con rinnovato piacere quest’anno ho visto i murales “rimessi a nuovo”, con i colori ravvivati, e i nuovi disegni, le sterminate distese marine : una meraviglia! Ma perché non ci sono indicazioni che dicano di questo aspetto così avvincente di Montegiordano! Durante la sagra vedevo i turisti che fotografavano i vari murales e mi sentivo accomunata a loro nelle esclamazioni di piacere, di entusiasmo: un patrimonio che sarebbe giusto valorizzare di più: e’ giusto che tutti possano vedere le cose belle!”- Firmata Dott.ssa Ortensia . Preferiamo chiudere con questo aforisma: “L’arte vera non è quel che sembra, bensì l’effetto che ha su di noi.” (Roy Adzak)-La creatività vera non è tanto nell’oggetto prodotto ma nella relazione tra il creativo e gli altri e nella comunicazione empatica delle emozioni.
11 aprile 2013. Alessandro Alfano