L’Associazione di promozione socio-culturale “Il Dialogo ”nata sei anni or sono per iniziativa dell’avv. Raffaele Caracciolo, in Terranova da Sibari, ha promosso un incontro con un personaggio , concittadino, che con la sua professionalità nel campo medico si è imposto all’attenzione degli ambienti scientifici nazionali ed internazionali: il dott. Antonio Fioravanti, Neurochirurgo IRCS Scienze neurologiche dell’Ospedale Bellaria di Bologna. Nella sala della biblioteca comunale, l’illustre studioso, salutato dai dirigenti dell’associazione, Raffaele Caracciolo, Enzo Apa e Cosimo Falcone e da molti amici, ha relazionato sul tema: ”Il diritto alla salute tra nuove patologie ed innovazione tecnologica”. L’intervento del neurochirurgo è stato seguito con estrema attenzione dai numerosi presenti i quali hanno apprezzato la chiarezza con la quale il dott. Fioravanti ha esposto concetti che spesso riescono incomprensibili ai più. Ad ascoltare il dott. Fioravanti, emigrato da giovane età da Terranova da Sibari nel 1981,si sono ritrovati in molti, lieti di poterlo salutare e congratularsi per i notevoli successi che ottiene nel campo scientifico. Seguita con apprensione è stata la descrizione della sua nuova tecnica per sconfiggere i tumori al cervello. ”Si basa, ha precisato, su un colorante che localizza le cellule neoplastiche sulle quali si interviene con una certa sicurezza”. La relazione è stata ampia ed ha compreso varie patologie e le cure innovative che oggi sono disponibili per ogni caso oncologico .In conclusione il presidente de Il Dialogo, avv. Caracciolo, ha consegnato” all’illustre concittadino una targa in ricordo dell’incontro odierno ed in omaggio alla sua dote di neurochirurgo eccellente di cui i terranovesi possono dirsi fieri perché vedono in lui un riferimento sicuro stante la sua immensa e riconosciuta scienza medica ed umana solidarietà.” Un’altra targa è stata consegnata dal vice sindaco Pino Costantino, inviata dal sindaco unitamente ad una lettera consegnata dal coordinatore della manifestazione Placido Bonifacio.