Castrovillari-20/06/2013:iniziato a Castrovillari il convegno diocesano sull’identità della comunità cristiana.
Diocesi di Cassano all’Jonio
Ufficio Comunicazioni Sociali
COMUNICATO STAMPA
Iniziato a Castrovillari il convegno diocesano sull’identità della comunità cristiana.
Ad aprire i lavori, il vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, monsignor Nunzio Galantino.
Al centro dei lavori, il ruolo della ministerialità e della corresponsabilità nella vita della Chiesa.
«Lo spirito di Dio non ci fa mancare testimoni coraggiosi e capaci ancora oggi di suscitare entusiasmo ma anche fastidio, perché scomodi. Di cristiani così c’è bisogno. È una sfida bella e difficile: dobbiamo accettarla e vincerla».
Monsignor Nunzio Galantino, vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, ha aperto così, nel pomeriggio, alla presenza di circa 500 persone tra sacerdoti, operatori pastorali e laici, il convegno organizzato dalla Diocesi di Cassano all’Jonio, nella chiesa di san Girolamo, a Castrovillari, sui temi dell’identità della comunità ecclesiale, del ministero del presbitero nella comunità cristiana e della missione del laicato nella Chiesa e nel mondo.
I lavori della prima sessione, preceduti dalla preghiera introduttiva, sono iniziati con il saluto di monsignor Galantino, che ha indicato il sentiero sul quale camminerà la “tre giorni” castrovillarese, che iniziata oggi si concluderà sabato. «Come comunità ecclesiale – ha spiegato il Pastore della Chiesa cassanese – siamo stati convocati non solo per ascoltare delle dotte relazioni e per dare poi ai soliti noti la possibilità di presentare domande incisive, seguite da risposte inevitabilmente evasive, quanto per offrire alla Chiesa diocesana un’opportunità di crescita». Ha proseguito il Presule: «Chi ci dice che il nostro modo di essere Chiesa oggi sia adeguato e risponda alle attese del Signore? Quali sono i criteri per giudicare credibile la nostra presenza di Chiesa in questo territorio? Come Chiesa non siamo abituati ad ascoltare voci altre sulla nostra vita e sul nostro operato, ma non possiamo anche tapparci le orecchie e chiudere gli occhi: la realtà è quella di cui con grande coraggio e con linguaggio immediato Papa Francesco sta cercando di farci prendere coscienza». Richiamando ancora la figura e l’esempio del Pontefice, monsignor Galantino ha aggiunto: «Il Papa non ci sta risparmiando niente per farci prendere coscienza che la nostra, ci piaccia o no, spesso si presenta come una Chiesa autoreferenziale, e noi come cristiani da salotto. Né possiamo negarci che spesso i nostri giovani cerchino altrove e non nella Chiesa motivi di speranza. Insomma, di fronte ad una Chiesa ingessata, burocratizzata, ripetitiva, lontana dalla storia concreta ed al servizio di pochi, abbiamo il dovere di riscoprire il valore della testimonianza, la figura di Cristo, la forza liberatrice della Parola».
A seguire, la parola è passata al relatore di giornata, don Emilio Salvatore, biblista e docente presso la Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, Sezione San Luigi, chiamato ad occuparsi di ministerialità e corresponsabilità quali elementi essenziali per la costruzione della comunità cristiana. Attraverso un’attenta ed approfondita analisi dell’epistola paolina ai Corinti, puntando sulla necessità dell’unità nella pastorale e nella vita comunitaria, don Salvatore ha evidenziato come «nessuno nella Chiesa può indebitamente sopravvalutare il proprio carisma e il proprio compito, pena il distruggersi della stessa comunità. La diversità non implica divisione: lo scisma è un atto volontario di chi moralmente persegue l’assunzione della diversità come un ostacolo alla comunione». Quindi l’invito: «Una comunità cristiana, se vuole essere fedele al suo ruolo, deve assumere tutte le coordinate che si evincono dalla lettura del testo di Paolo, in particolare l’unità e la diversità, che si traducono in quattro principi, fonte dell’azione pastorale: la spiritualità della comunione, la complementarietà delle vocazioni, la corresponsabilità nell’unica missione, una ministerialità sinfonica».
La serata si è conclusa con gli interventi assembleari e la proiezione di filmati sulla realtà diocesana. I lavori riprenderanno venerdì pomeriggio, a partire dalle 18.30, con due relazioni: la prima, sulla figura del del presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, curata da don Antonio Mastantuono, parroco della Diocesi di Termoli–Larino, docente di Teologia pastorale e catechetica presso la Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, Sezione San Luigi. Seguirà la riflessione di Michele Illiceto, docente di filosofia presso la Pontificia Facoltà Pugliese, che si soffermerà sulla soggettività del laico nella comunità cristiana.
I momenti salienti del convegno saranno trasmessi in diretta streaming sul sito diocesano www.diocesicassanoalloionio.it.
Castrovillari, 20 giugno 2013
Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi di Cassano all’Jonio
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392 9221501