Trebisacce-27/07/2013:LA TRAVERSATA COME “ATTO D’AMORE”

Gaetano Napoli

Gaetano Napoli 25 luglio 17.41.00
LA TRAVERSATA COME “ATTO D’AMORE”

Siamo assieme a Torre Faro di Messina. Stai ascoltando il tuo corpo; respiri profondi, avverti il canto delle acque dello Stretto. Gli uomini delle imbarcazioni che dovranno seguirti danno il “via!”. Ci abbracciamo; tu alzi le braccia al Cielo e giù il tuffo. Momento emozionante. Vai, Gaetano, buona traversata. A Cannitello ti attendono. Gaetano Napoli. Chi è costui? Un Carneide, una persona poco conosciuta o ignota? E’ un giovane di Trebisacce che da anni vive e lavora a Torino. Ha saputo del cancan sulle incerte sorti dell’Ospedale di Trebisacce “ridimensionato”. Avverte dentro imperiosa la voce della coscienza e comincia un monologo ossessivo con se stesso: ma davvero Trebisacce e tutto l’Alto Jonio non potranno più disporre del presidio ospedaliero? L’interrogativo lo vuole rivolgere pubblicamente a tutte le istituzioni competenti. Come? Con un “ atto d’amore” che vuole dimostrare nella maniera a lui più confacente: la traversata a nuoto appunto dello Stretto di Messina. Nessuna polemica con nessuno. E Gaetano non è narciso; si sarebbe innamorato di se stesso nelle azzurre acque del mare. Non è a caccia di applausi, non vuole essere portato in trionfo. E’ consapevole che non è Beppe Grillo, non è un “personaggio” autorevole; forse la sua iniziativa rimarrà sterile. Ma chi te lo ha fatto fare? Non sei convinto che tra l’utopia e la realtà c’è inconciliabilità? Ma Gaetano ricorda lo slogan che,in nostra presenza, gli ha ricordato il neo “Sindaco scalzo” di Messina Renato Accorinti: “ L’unico vero realista è il visionario” ( F. Fellini). E Gaetano ha la “malattia di Ulisse”, il desiderio impetuoso della sua Itaca. Non vuole entrare nella storia,ma ha scritto una bella pagina di geografia,portando nel cuore la sua Trebisacce e tutto l’Alto Jonio con un messaggio di speranza. Bravo,Gaetano.