Plataci-19/07/2014:ITINERARI GRAMSCIANI 2014 : CHIUSI IN CALABRIA SI SPOSTANO IN ALBANIA

ITINERARI GRAMSCIANI 2014 : CHIUSI IN CALABRIA SI SPOSTANO IN ALBANIA

 

Se si dovesse fare una sorta di referendum su quali siano state le iniziative culturali più impegnative nel mezzogiorno d’Italia, si arriverebbe certamente ad individuare negli “Itinerari gramsciani” la manifestazione che più di ogni altra si caratterizza come grande evento nel Mezzogiorno e, particolarmente, in Calabria. L’on. Mario Brunetti – Presidente della Fondazione Istituto Mezzogiorno Mediterraneo, che porta il suo nome – segnala la straordinarietà di un evento che da 18 anni, annualmente, nel Comune di Plataci si tiene un Convegno internazionale di approfondimento sulle tematiche del Mezzogiorno, oltre a rileggere la “questione meridionale” come “grande questione mediterranea”. E’ questo un obiettivo significativo, nel momento in cui la stessa “sinistra”, che ormai vive in simbiosi con i pezzi della DC collocati a destra, ha rimosso questo tema ed il suo teorico maggiore, Antonio Gramsci.

Quest’anno, l’evento ha avuto particolare importanza perché, dalla iniziale formula della manifestazione annuale a Plataci, si è decentrato sul territorio sia calabrese che lucano. Infatti, dopo l’apertura avvenuta il 27 giugno all’Università della Calabria, si è tenuta una forte iniziativa sull’ambiente nel comune di Civita che ha coinvolto la politica stessa del Parco Nazionale del Pollino, cosa questa che si approfondirà maggiormente nel comune di San Costantino Albanese( in Basilicata). La manifestazione conclusiva, avvenuta a Plataci il 19 luglio scorso, ha sintetizzato l’obiettivo che la edizione 2014 si proponeva : ossia, nell’ambito di una analisi degli eventi nel Centenario delle Guerre Balcaniche – che ha definito Stati e fatto crollare imperi – si è posto il problema di esaminare la possibilità della costituzione di una “Regione Jonica”, area integrata che storicamente è stata luogo di scambi, di contaminazioni, di convivenza dei popoli dell’area medesima, per dar voce alle zone deboli in una prospettiva di gestione e valorizzazione dei beni comuni, per aprire possibilità, oltre che di rapporti positivi, anche di creazione di posti di lavoro che diano speranza ai giovani di oggi. Vi sono tutte le condizioni perché ciò avvenga. Dice Rocco Pangaro. nel documento presentato a nome del Comitato scientifico del MeMe ( in apertura degli Itinerari presso l’Università della Calabria) che “ il territorio del Parco del Pollino si caratterizza come formidabile contenitore di risorse naturali, storico-antropiche, culturali e paesaggistiche alle quali fare riferimento per il suo posizionamento nel Mediterraneo e nella “Regione jonica”, in particolare nell’Alto jonio cosentino, specie in riferimento alle nuove politiche di coesione, partenariato e di cooperazione, che si coordina correttamente con le linee di programmazione dell’U.E., così come esplicitate nei nuovi documenti comunitari e nazionali di “Europa 2000”.

Pur facendo una serie di valutazioni sulla possibilità di successo di questa proposta, nella Manifestazione conclusiva di Plataci, si è preferito accantonare una votazione sul documento, per proporre una discussione agli organismi locali e statuali dell’Albania onde acquisire una valutazione comune sull’idea – progetto da discutere con gli organismi europei.

La Fondazione Istituto Mezzogiorno Mediterraneo è arrivata alla decisione della presentazione di una proposta di merito in conseguenza della valutazione che solo nel Mediterraneo, in collaborazione con altri Paesi deboli, si possano risolvere i problemi del Mezzogiorno. Cosicchè la proposta della “Regione jonica” può essere – col recupero del patrimonio culturale dello Jonio – una possibilità di crescita e sviluppo comune tra le identità storico-linguistiche del popoli delle due sponde.

Il successo di pubblico e di interesse generale per queste iniziative del MeMe sono la prova tangibile, non solo di una necessità di porre i temi del lavoro all’ordine del giorno, ma soprattutto riproporre in termini nuovi ed attuali la !questione meridionale”.Grande è stata la partecipazione degli intellettuali italiani e stranieri nel dibattito delle tre iniziative. In quella tenuta all’Università della Calabria hanno partecipato Mario Brunetti, Michelangelo La Luna, Ignazio Guarino, Rocco Pngaro, Mario Bova, Franco Altimari, Giuseppe Roma. E nelle successive, oltre a Brunetti e al relatore Pangaro, si sono aggiunti Formica Direttore del Parco del Pollino, Guido Pollice, Giorgio Liguori, Gianni Mazzei, Maria De Paola ed altri, tra cui la presenza dell’Ambasciatore d’Albania a Roma Meritan Ceka. In questa iniziativa finale si è discusso anche del “Premio Mediterraneo di Pittura – Maria Brunetti”.

Gli “Itinerari gramsciani 2014”  hanno avuto l’adesione ed il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, dell’Ente Nazionale Parco del Pollino, della Fondazione Carical, del Comune di Plataci, dell’Associazione “Lisi i Arbrit” di Tirana, dell’Associazione “Occhioblu- Anna Cenerini Bova” di Roma e dell’Associazione “Green Cross” di Roma.

Il grande successo degli “Itinerari gramsciani 2014” è ancor più significativo se si pensa che essi si sono svolti in una assoluta carenza di finanziamenti, tanto più che la crisi economica ha impedito di ottenere il sostegno e la solidarietà necessaria.

per l’  Ufficio Stampa MeMe – Caterina Dramisino

 

 

Cosenza 21/07/2014