Trebisacce-21/07/2014:”COMMERCIANTI DI TREBISACCE INFEROCITI PER LA POTATURA DELLE PIANTE”

“COMMERCIANTI DI TREBISACCE INFEROCITI PER LA POTATURA DELLE PIANTE”

Salve, mi chiamo Sara, ho 28 anni e sono prossima alla laurea in economia aziendale, ho appena finito di leggere l’articolo di Antonio Brunacci, e anch’io vorrei dire la mia in merito: sono rientrata da pochi giorni e ho notato lo squallore del lavoro svolto su queste povere piante, i commercianti della mia zona sono inferociti, e’ vero che gli operatori che hanno fatto questo disastro, sono impreparati ed improvvisati, ma e’ anche vero che chi fa gli ordini di servizio e da le dovute direttive dovrebbe essere piu’ preparato. Un dirigente addetto al verde pubblico dovrebbe essere una figura professsionale attinente alla situazione ( un botanico, un agronomo ecc.) cosa c’entra un architetto, magari idoneo all’arredo urbano e comunque attinente a servizi di ordine tecnico. Ma possibile mai che nel 2014 si debbano ancora affidare incarichi dirigenziali a persone di fiducia o simpatiche all’amministratore di turno? Ci vorrebbero dei conscorsi dove ad UN DIRIGENTE VIENE AFFIDATO L’INCARICO SULL’ESITO DEL CONCORSO, SULLE BASI DELLE PROPRIE CAPACITA’ PROFESSIONALI E NON SULLE PROPRIE AMICIZIE. Non mi interesso di politica, ma dato che il malcontento fra i giovani e tanto, mi dilungo un po su altri particolari: vi siete chiesti perche’ in piena estate il lungomare di Trebisacce e’ completamente deserto? Davvero andiamo dietro alle chiacchiere della crisi? Troppo facile, troppo banale…. mancano proprio i residenti che facevano la classica passeggiata, un fenomeno grave…. sono state assegnate una miriade di concessioni per l’apertura di” CAPANNE”, perche’ tali sono, e servono solo a danneggiare chi davvero ha investiro su uno stabilmento balneare. La mia e’ soltanto una constatazione, non ho e non hanno , i miei coetanei, la formula per risolvere questi problemi, infatti non ci siamo messi in gioco, ma chi lo ha fatto deve essere preparato e deve essere anche consapevole che’ c’e’ gente che disapprova le cose che non vanno bene.

SARA