Trebisacce-11/09/2014: La minoranza non condivide la scelta dell’A.C. sull’aumento della IUC

Mentre da un lato continuano a gestire gli immobili comunali in modo da trarne uno scarso profitto (dopo i 6.000 euro annui per tutti i tetti comunali, solo 500 euro annui per l’installazione di un chiosco per la vendita di fiori nell’area antistante il cimitero!!), dall’altro decidono di gravare pesantemente sui bilanci delle famiglie trebisaccesi.

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha approvato le aliquote della TASI (tassa sui servizi indivisibili che insieme ed IMU e TARI formano la IUC) e dell’addizionale IRPEF.

Al contrario di quanto ci si sarebbe aspettato da un’Amministrazione che dichiara di essere vicina ai cittadini, la scelta è caduta su un consistente aumento della pressione fiscale comunale.

In effetti, per la TASI tra l’aliquota minima pari all’0.1% (uno per mille) e l’aliquota massima, pari allo 0,250% (2,5 per mille) la maggioranza per la prima abitazione ha optato per la massima.

Inoltre, il peso tributario imposto alle famiglie della nostra cittadina è stato reso ancora più gravoso dall’aumento praticato sull’addizionale IRPEF, portata dal precedente 05% allo 0,8%.

Di contro, l’A.C., benché tenti di giustificare gli aumenti praticati sulla base delle condizioni deficitarie del Comune, non ha messo in atto alcuna opera di razionalizzazione delle spese, del costo dei servizi e di ottimizzazione della rendita dei propri beni.

Un paio di esempi attengono alle spese per il personale; il primo riguarda l’Area Tecnica, la cui dirigenza poteva essere affidata ad una figura apicale già presente nella pianta organica comunale, invece la maggioranza, con provvedimento del capo, ha inteso comunque conferire incarico ad un professionista esterno, con conseguente aumento dei costi a carico dei cittadini; il secondo riguarda la dirigenza della Polizia Municipale, che l’A.C. avrebbe potuto affidare al dirigente dell’Area Amministrativa, come in passato, con ulteriore risparmio per le casse.

Quanto agli aumenti praticati nel corso del consiglio comunale, a nulla sarebbe valsa la presenza della minoranza, data l’abitudine della maggioranza di “suonarsela e cantarsela” sempre da sola.

In effetti, la maggioranza, se avesse voluto dare seguito alla manifestata volontà di coinvolgerci nell’attività e nelle scelte amministrative, di certo avrebbe potuto consultarci nella FASE DECISORIA, anziché cercare la nostra “sponda” solo nella FASE di APPROVAZIONE dei provvedimenti sopracitati.

Riteniamo che solo partecipando al processo formativo di un atto amministrativo se ne può condividere il contenuto; ma probabilmente questo concetto risulterà ostico a chi guida la stessa amministrazione in modo autoritario ed assolutistico.

In definitiva, quindi, nessuna capacità amministrativa può essere riconosciuta a chi, pur rivendicando il merito di una grande opera di risanamento finanziario dell’Ente, sta pagando VECCHI DEBITI assumendo NUOVI DEBITI e chiedendo sacrifici ai tanti cittadini; sarebbe opportuno iniziare a farlo all’interno del proprio “entourage”.

 

I consiglieri di minoranza

Pino Sposato

Davide Cavallo

Rocco Corvino