Rocca Imperiale:29/04/2015
Al via la procedura per il restyling dell’attuale lungomare.
Al via in tempi ragionevolmente brevi il restyling dell’attuale lungomare. Ad affermarlo è il primo cittadino Giuseppe Ranù a cui abbiamo chiesto:
D-E’ da qualche anno che circola nell’ambiente la notizia di una riqualificazione dell’attuale lungomare, è così?
R- Gli uffici stanno approntando la gara d’appalto per circa due milioni e trecentomila euro, è prevista la riqualificazione dell’attuale lungomare e minimi prolungamenti: lato nord sino alla Villa Comunale e lato sud sino al torrente Armi in direzione dello Scoglio.
D- L’estate è quasi arrivata, come mai proprio ora si pensa al lungomare?
R- I lavori di riqualificazione del lungomare non sono stati appaltati fino a questo momento perché era subentrato il Piano di Erosione Costiera che ne impediva ogni forma d’intervento. Abbiamo ottenuto il parere favorevole solo qualche settimana fa dalla Regione, siamo stati il primo Comune in Calabria a preoccuparci e ad affidare incarico ad un geologo per relazionare sul punto e far saltare il vincolo che avrebbe impedito ogni forma di intervento e di insediamento.
– Si tratta di una cifra importante e ci si chiede da dove arrivano questi fondi in un contesto di generale crisi?
R-Queste risorse derivano dai fondi di compensazione Anas. A tal riguardo preciso che circa 12 anni fa, l’amministrazione guidata da Vincenzo Marino, aveva raggiunto una intesa di massima con l’Anas per la realizzazione dell’intero lungomare che da Rocca Imperiale raggiungeva il comune di Nova Siri. L’amministrazione successiva a Marino, in Conferenza dei servizi, accettò l’esigua somma che oggi si porta a gara con enormi danni per il Comune, oggi appaltiamo l’opera anche perché siamo legati ad una stretta tempistica di realizzazione.
D-La stampa di questi ultimi giorni parla di un suo viaggio a Roma per incontrare l’Anas, è vero?
R- Sì, è vero! L’altro ieri, insieme con Vice sindaco Franco Gallo, ci siamo recati a Roma, presso l’Anas e abbiamo schematizzato delle proposte che formalizzeremo a breve e che riguardano l’utilizzo dei ribassi ed economie dei lavori della S.S.106 Rocca Imperiale/Nova Siri. L’incontro è stato fortemente sostenuto dalla parlamentare Enza Bruno Bossio del PD. Nell’occasione ho chiamato in causa l’Anas chiedendo il rispetto delle prescrizioni delle delibera CIPE che raccoglieva tutte le indicazioni di una delibera di Consiglio Comunale. Consiglio Comunale presieduto dall’allora Sindaco Marino in cui ricoprivo l’incarico di Vice Sindaco, parliamo di circa 12 anni fa. Dopo ampio dibattito si è pervenuti ad una intesa, le somme residue per circa un milione di euro dovranno spendersi per affrontare una serie di problemi ricadenti nel nostro territorio segnatamente abbiamo richiesto: rafforzamento dell’argine del torrente San Nicola; ripristino della viabilità Rocca Imperiale-Nova Siri; ricongiungimento del lungomare Rocca Imperiale-Nova Siri. L’Anas, infine, a seguito delle nostre dimostranze si è riservata di valutare le proposte e di riconvocarci a Roma insieme con i parlamentari nazionali calabresi e con i rappresentanti regionali, sul punto ho invitato Oliverio ad intervenire.
D-Si tratta, quindi, di una lunga e travagliata storia ?
R-La riapertura di questa trattativa è frutto di intenso lavoro e impegno, abbiamo battuto questa strada sin dai primi giorni e riteniamo che bisogna continuare ad insistere. L’interva vicenda è stata trattata in modo approssimativo dalla precedente amministrazione ed oggi soffriamo non poco scelte sbagliate.
D- Oggi, quindi, Signor Sindaco, ritiene utopistico il finanziamento da parte dell’Anas del progetto completo Rocca Imperiale-Nova Siri?
R-Ritengo particolarmente difficile questo finanziamento per l’esiguità delle risorse a disposizione dall’Anas, ma resta un obiettivo strategico da parte dell’attuale amministrazione comunale e da parte del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. In conseguenza di ciò, come amministrazione comunale, abbiamo già formalizzato una richiesta in tal senso alla Regione Calabria.
Franco Lofrano