Trebisacce-05/05/2015: Al Filangieri boom di adesioni allo sciopero della scuola

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Trebisacce:05/05/2015

Al Filangieri boom di adesioni allo sciopero della scuola

Al Filangieri oltre il 75% dei docenti ha aderito allo sciopero contro il disegno di legge “La buona scuola” proposto dal governo Renzi, che nelle settimane scorse è stato in esame presso la Settima commissione della Camera (Cultura, Scienza e Istruzione). L’iniziativa è stata promossa unitariamente dai sindacati scuola FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, SNALS, GILDA e Cobas. Un risultato straordinario che non si registrava da tempo. Ma non solo la massiccia adesione è degna di nota, ma diversi docenti, personale Ata e studenti si sono recati a Cosenza in Piazza dei Bruzi per assistere ai vari interventi in scaletta. Proprio a Cosenza si è registrata una strana anomalia in quanto solo qualche sparuto sindacalista ha preso la parola e invece chi ha mostrato una partecipazione passionale è stata l’Associazione Nazionale Docenti. Incredibile, ma vero! Grande passione, ricchezza di contenuti, concetti di democrazia e libertà hanno fatto trionfale eco in piazza. Tantissimi i docenti intervenuti da diverse scuole e anche piuttosto lontane, ma che hanno sentito forte e imperioso il bisogno di partecipare a questa sentita e riuscita manifestazione. Del Filangieri ha parlato la prof.ssa di Economia Aziendale Toniella De Rose dell’AND, che con tanta grinta e voglia di comunicare le ragioni dello sciopero si è talmente immedesimata nel ruolo al punto che a raffica ha rivoltato come un calzino i diversi punti che i docenti non digeriscono del disegno di legge. “Vogliamo essere persone libere! Vogliamo la democrazia! Non accettiamo la figura del preside sceriffo! Non vogliamo prostituirci! L’Esecutivo può continuare a fare il bullo e insistere a testa bassa, millantando una disponibilità al confronto che poi nega alla prova dei fatti, oppure fare l’unica cosa di buonsenso e civile: stralciare il Ddl e concentrarsi solo sulla parte relativa alle assunzioni”, e questo solo per una super sintesi. Plauso corale da parte dell’uditorio a cui si è unito quello degli studenti universitari e docenti universitari presenti. Non è mancato neppure qualche commento a caldo fatto dalla Docente Rosina Filippelli di una scuola superiore di Rende:” “In piazza oggi non ci sono gli urlatori ma ci sta la scuola italiana, la gran parte di quella scuola che si sente comunità educante fatta di studenti, di famiglie, di tecnici, di docenti e dirigenti”. E ancora, il già vice preside del Filangieri, Giovanni Di Serafino:” “La protesta degli insegnanti e delle insegnanti che oggi hanno manifestato in tante piazze, merita di essere considerata con grande rispetto e attenzione”. E ancora la voce decisa e determinata di un giovane studente universitario: “. “Oggi siamo in piazza contro la Buona Scuola, accanto alle lavoratrici e ai lavoratori in questo sciopero generale  perché tutto il mondo della scuola si deve unire contro le politiche di un Governo che, con il ddl Buona Scuola, trasformerà la scuola italiana in un luogo autoritario e aumenterà le diseguaglianze”. Una manifestazione serena e basata sul confronto dialogico, democratico e senza risse in un clima di generale condivisione. Presenti le viarie forze dell’ordine per assicurare la sicurezza, ma per loro non si è reso mai necessario intervenire e così hanno potuto ascoltare le ragioni degli insegnanti nel loro delicato ruolo spesso sottovalutato. Per chi scrive vi è la certezza che nessuno dei numerosi presenti alla manifestazione sia rientrato a casa con l’illusione di poter cambiare le cose, ma certamente un segnale di protesta generalizzato a livello nazionale è sicuramente giunto a chi di competenza e apriamoci, quindi, alla speranza di una significativa rivisitazione legislativa.

Franco Lofrano