Trebisacce-05/05/2015: ARTE,ARMONIA E BENESSERE (di Raffaele Burgo)

ARTE,ARMONIA E BENESSERE

 

L’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce il Taiji Quan come “una forma di meditazione attiva il cui fine è di mettere l’individuo in rapporto con l’universo, concentrando e regolando il flusso del Qi ( l’energia vitale).

Le sue radici affondano bell’antica filosofia cinese ed i Maestri osservano che lo spirito guida l’energia e l’energia comanda i movimenti.

Nel Taiji corpo e  mente devono fondersi e compenetrarsi in modo da esprimere energia. La sua pratica serve a recuperare la potenzialità dell’infanzia, addirittura dell’età fetale, periodo in cui Yin e Yang, vuoto-solido, duro-morbido, rilassato-contratto, si combinano nel corpo con naturalezza.

L’individuo nel crescere, soprattutto l’uomo occidentale, perde via via la capacità di utilizzare il corpo in modo naturale, di sentirsi dentro il proprio corpo. Si crea una dicotomia sempre più netta ed ampia fra il mondo cosciente della mente e l’inconscio organico della persona fisica che viene manovrata usando fattori motori acquisiti sempre più scarsi e scarni, rispetto alla potenzialità del nucleo corpo-mente. Il Taiji permette di sfruttare questa potenzialità creando le premesse per una totale padronanza del movimento.

Attraverso il silenzio, il corpo rilassato, l’atteggiamento naturale e la concentrazione, si raggiunge l’equilibrio e la compenetrazione tra il corpo e la mente.

La funzione armonizzante del Taiji va oltre la dimensione “cinetica” della fisiologia umana, coinvolgendo la funzione dell’organismo. La respirazione diaframmatica determina una migliore ossigenazione del sangue, incrementando il metabolismo dei tessuti; la profondità della ventilazione, l’alternarsi di inspirazione con espirazione stimola il ritorno venoso, esercita la componente elastica del parenchima polmonare, migliora l’aerazione anche dei campi polmonari generalmente meno coinvolti, esercita un massaggio ritmato e costante sui visceri addominali.

Ma l’effetto benefico di manifesta particolarmente a livello psichico: attraverso l’esercizio del corpo è la mente che in effetti si applica. Quanto più si attivano i muscoli tanto più si tonifica lo spirito. Quanto più si rilassa la mente. L’apprendimento di una tecnica raffinata di controllo del movimento aiuta a ristabilire contatti tra le dimensioni fisica e spirituale del soggetto.

Il corpo gradualmente si fortifica, diventa più morbido ed elastico, i movimenti risultano sempre più coordinati ed armoniosi.

Parallelamente la mente acquista le stesse caratteristiche e l’identità del soggetto si consolida in equilibrio e sicurezza.

Viene vinta la paura, viene superata l’aggressività, viene dominato lo stress acquistando una sempre maggiore conoscenza di se stessi.

I processi di miglioramento dipendono dalla consapevolezza interiore e non dalla forza esteriore, quindi dato l’approccio e l’impiego moderato di forza muscolare, la pratica di questa disciplina è consigliata a persone di ogni età.

L’esercizio si presenta come una sequenza di movimenti lenti e circolari che si svolgono in silenziosa concentrazione, per cui con la pratica si riattiva una sana comunicazione tra la mente ed il corpo, acquisendo calma, rilassamento e forza interiore. Gradualmente si diventa consapevoli dei punti di tensione e blocchi energetici fino a scoprire come molti dei nostri limiti e paure mentali modifichino e mettano in tensione il corpo.

Regolando il rapporto tra eccitazione e inibizione a livello corticale, interviene favorevolmente su alcune malattie nervose e mentali aumentando la resistenza allo stress.

Viene considerata dai cinesi come tecnica di longevità e di salute, quindi viene praticata nei giardini e nelle strade, insegnata nelle scuole e usata negli ospedali di Medicina Tradizionale come terapia.

Quando si verifica uno squilibrio e la circolazione energetica subisce una interruzione attraverso i canali chiamati “meridiani”, si determina una disfunzione. Il Qigong( lavoro sull’energia vitale) rappresenta il tramite tra la mente e il corpo, dunque il suo scopo è quello di fortificare, sviluppare e far circolare l’energia vitale a fini terapeutici e/o marziali.

In tutto il mondo questa pratica viene considerata come un elisir di lunga vita per sviluppare l’energia interiore, la concentrazione mentale e l’equilibrio psico-fisico.

RAFFAELE BURGO