Trebisacce-12/12/2015: La filosofia di Giambattista Vico ha coinvolto culturalmente tanti giovani.

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Trebisacce:12/12/2015

La filosofia di Giambattista Vico ha coinvolto culturalmente tanti giovani.

“La Fantasia è tanto più robusta quanto più debole è il raziocinio”(Scienza Nuova), è una delle tante espressioni del filosofo della Fantasia, Giambattista Vico (1688-1744) , su cui si è svolta l’interessante incontro culturale, lo scorso venerdì sera, 11 dicembre 2015, presso il Centro Polivalente, organizzato dall’associazione culturale Onlus “Il Veliero delle Idee” , di cui è presidente la prof.ssa Rosanna De Gaudio con il patrocinio del comune di Trebisacce, della Fondazione Giambattista Vico e dell’ufficio scolastico provinciale. Nel ruolo di moderatore Andrea Mazzotta, giornalista del quotidiano del sud che ha saputo intrattenere il pubblico vivacizzando la serata e ponendo delle domande adeguate per consentire ai relatori di intervenire a tempo e per tempo. A porgere i saluti istituzionali Caterina Violante (delegata alla Cultura), il sindaco Francesco Mundo, Luciano Greco (dirigente USP di Cosenza). Relatori: Bruno Mandalari (docente di Storia e Filosofia-Liceo Classico “Alessi di Turi” di Trebisacce) che è intervenuto su “De nostri temporis studiorum ratione -1708-) e Rosanna De Gaudio (Docente di Italiano e Latino – Liceo Scientifico ‘G. Galilei” di Trebisacce) su Vico: la “Divina Poesia”.- Presenti in sala la dirigente scolastica del Filangieri Domenica Franca Staffa, Leonardo Viafora dell’Ipsia, Laura Gioia dell’Istituto Comprensivo “C. Alvaro”, l’Ispettore Emerito P.I. Franco Fusca, Alfonso Costanza (già dirigente dell’Ist. Comprensivo di Villapiana),  il dirigente della Motorizzazione Civile di Cosenza , dott. Arena, il sindaco Carlomagno di Cerchiara, il funzionario del U.s.p. di Cosenza Arena, l’assessore Regino, (etc.) docenti delle varie scuole e tantissimi studenti. Caterina Violante ha spiegato che si tratta di un evento culturale che coinvolge i tanti studenti presenti fuori dalla scuola e dai banchi, a dimostrazione che la cultura è importante per i giovani e devono continuare a studiare perché la cultura li rende liberi e più responsabili per costruire una società e un loro futuro migliore. Il primo cittadino si è complimentato per la iniziativa culturale con i rappresentanti della neo associazione “Il Veliero delle Idee” e ha sottolineato che partendo dal filosofo Vico altri incontri di questo tenore e spessore l’associazione realizzerà, perché i giovani hanno bisogno di formarsi e di crescere bene in cultura per realizzare un società migliore. Per Luciano Greco il filosofo Vico è un personaggio contro corrente e ne ha spiegato le ragioni. Ha sostenuto la tesi che il nostro territorio ha bisogno di promuovere delle iniziative culturali anche come ritorno alla istituzione scuola. Una scuola-ha sottolineato- che oggi si sta muovendo per riconquistarsi un ruolo di primo piano. Sull’importanza della curiosità e della Fantasia di Vico bisogna riflettere e utilizzare, con i giovani, gli strumenti di massa come risorse. Mi piace parlare di una Calabria diversa e per fare ciò occorre puntare sui giovani che sono una grande risorsa. Ai giovani dobbiamo raccontare ciò che la Regione fa e non regalare loro un “libro dei sogni” nei quali non crede più nessuno. Occorre, cioè fare in modo che i giovani possano scegliere il loro futuro e non costringerli ad abbandonare la Calabria. Per Rosanna De Gaudio parlare di Vico significa che l’associazione vuole inviare ai giovani il messaggio che la cultura quando colpisce fa tanto e rende liberi e da grandi continuare a vivere le esperienze del sapere aiuta ad avere un linguaggio libero e senza bavaglio. Il nostro territorio ha bisogno di un grande sostegno culturale che stimola anche tutti noi oltre che i giovani. “Un filosofo che scrive pensando. Vico non è un esteta, pensa mentre scrive e scrive mentre pensa”, ha subito chiosato Bruno Mandalari all’inizio della sua completa e complessa relazione dal sapore più vicino ad una lectio magistralis che ad un parlare per mettere aria nei polmoni. La filosofia è stata sempre considerata come una serva della scienza, ha continuato il relatore. La filosofia è il pensiero che non ha una disciplina. La filosofia della Fantasia in Vico non è il sapere solo logico-deduttivo che sarebbe riduttivo. Il titolo del mio intervento è una delle Orazioni di Vico. Mostrando in video una immagine particolare ne ha poi spiegato il significato iconologico: ha parlato del perché Omero è raffigurato con le spalle girate rispetto all’occhio divino, della figura della metafisica, di Mercurio o Ermes del messaggero degli dei e di tanti atri simboli rappresentati. Noi conosciamo ciò che produciamo! La natura la conosce solo Dio! La verità sta nel prodotto. Tutto si sintetizza nella Scienza Nuova che è la storia. Il linguaggio è importante, ma non quello del buongiorno, ma ai giovani serve quello che li invita a studiare seriamente e non per far finta perché i nodi vengono al pettine e la finzione viene fuori. Ha ancora parlato di Vico che insegnava Rettorica (doppia t)  e poi ancora ha disquisito sul concetto di Poetica, di Geometria, ecc. L’uomo ha concluso è un processo. Ha chiuso con un grazie e il pubblico lo ha ricambiato con un plauso corale. Per Rosanna De Gaudio la mente umana crea la poesia ed è libera di crearla, ma dentro l’uomo chi crea è la divinità e Vico parla di divinità. L’atteggiamento dell’intellettuale è particolare perché deve emozionare, deve motivare, deve creare ed così che nasce la Divina Poesia. Vi è un connubio tra filologia e filosofia. Omero rappresenta l’evoluzione del popolo greco; esprime, cioè, tutti quei sentimenti che hanno portato a tutti quegli eventi e opere dei greci. Ecco perché la mente umana è capace di produrre il divino. In Vico vi è il Dante Alighieri teologo e poeta. Per Vico, Dante, è il massimo dell’estrinsecazione poetica. Vico valorizza il primitivo e il selvaggio. Nasce con Vico la poesia dedicata all’infanzia. Vico è il precursore del nostro romanticismo e anche di quello tedesco e francese. E così ancora tanti concetti culturali che hanno catturato l’attenzione dell’intera platea. Di certo per gli addetti ai lavori, per i conoscitori, il grande filosofo Vico è stato rivoltato come un calzino, deliziando tutti i gusti. Le conclusioni sono state affidate al dirigente Luciano Greco che ha esternato la ricchezza di riflessioni e di spunti emersi durante i lavori e ha aggiunto che Vico è ancora attuale. Ha sottolineato l’importanza del percorso di ricerca di laboratorio per la verità e quella dell’Umanesimo per la ricerca della verosimiglianza, ma diversa della verità. E’ importante trovare equilibrio in ogni forma espressiva-ha evidenziato-del linguaggio. Dietro il linguaggio bisogna che ci sia il pensiero giusto. Ha definito officina delle idee la serata e ha mosso l’invito agli organizzatori di ripetere una simile serata e di promuoverne altre perché arricchiscono gli adulti e i giovani e si ha bisogno di avvicinare i giovani al sapere per farli crescere più capaci, più seri, più consapevoli e responsabili per il loro futuro.

Franco Lofrano