Italia-30/01/2016: L’ITALIA ALZA LA VOCE: BASTA CON L’AUSTERITY!

Il paese della Cuccagna
Il paese della Cuccagna

L’ITALIA ALZA LA VOCE: BASTA CON L’AUSTERITY!

 

Il Premier italiano batte i pugni sul tavolo europeo. Finalmente. Era ora che qualcuno chiedesse di sforare senza freni il debito pubblico italiano.

Certo, l’ideale, a cui mira il nostro Premier, sarebbe di battere moneta propria a tutta caldara, sull’esempio degli Stati Uniti, tenendo conto che le lire italiane andrebbero a ruba su tutti i mercati finanziari mondiali, oggi rivolti al dollaro. Petrolio, Gas, materie prime e capitali illeciti inguattati, passerebbero subito ad essere valutati in lire italiane. Una pacchia che ci permetterebbe di far risalire la crescita a livelli superiori anche a quelli della Cina.

Del resto, parliamoci chiaro, il debito risultante sarebbe composto da una cifra talmente lunga da essere assolutamente rifiutato come “Error” anche dai mostruosi computer della Nasa. In pratica sarebbe di fatto annullato, inesistente, cioè magicamente azzerato.

La smisurata disponibilità economica, ottenuta con queste geniali misure economiche, permetterebbe di risolvere completamente il fastidioso problema della disoccupazione: tutti i cittadini potrebbero essere assunti come consulenti nella pubblica amministrazione. Posto fisso, in poltrona a casa, per tutti (per alcuni è già così). Un sogno, meglio di quello americano, che finalmente diventerebbe realtà.

Anche le Grandi Opere Pubbliche (legate, ad esempio, ad una Olimpiade al mese, una Expo a settimana, un Giubileo al giorno, o ad un ponte sul Mediterraneo: Roma – Gibilterra), inesauribili fonti di mazzette ed appalti truccati, una volta realizzate o, meglio, soltanto progettate, darebbero fiato alle esauste fauci del malaffare e dei politici corrotti, che oggi tirano penosamente la cinta. L’attuale Ministro, Graziano Delrio, fin troppo competente, ma inadeguato, per carattere e riferimenti etici troppo limpidi, ad affrontare l’onda d’urto della nuova situazione, dovrà essere affiancato da più disinvolti (eufemismo) sottosegretari in grado gestire la baracca, e che hanno già presentato certificato di esistenza in vita.

Vogliamo parlare della tassazione, notoriamente altissima? Si potrebbe non solo ridurla, ma azzerarla! Basterà stampare a ruota libera la moneta occorrente al fabbisogno pubblico.

Il Paese della Cuccagna, oggi considerato un ideale utopistico ed irrealizzabile, sarebbe finalmente attuato in tutte le sue meravigliose descrizioni: in Italia ci sarebbero alte montagne di pagnotte e Parmigiano, solcate da ruscelli di Barolo (o aranciata per i migranti Musulmani), con incastonati suggestivi e squisiti laghetti di vero brodo di carne con galleggianti tortellini, e incantevoli pareti scoscese formate da polli arrosto e croccanti costolette di maiale o abbacchio (sempre per i migranti).

Tutto questo, se si realizzerà, lo dovremo all’energica azione intrapresa dal nostro “Caro Leader” che la Divina Provvidenza del Signore (Allah per i migranti) ha mandato qui nella nostra provata Nazione “…da cielo in terra a miracol mostrare” (cit. Dante).

Maurizio Silenzi Viselli