Trebisacce-30/01/2016:ISTRUZIONE E FORMAZIONE NELLA STRATEGIA DI LISBONA: UN QUADRO DI RIFERIMENTO ( di Pino Cozzo)

Pino Cozzo
Pino Cozzo

ISTRUZIONE E FORMAZIONE NELLA STRATEGIA DI LISBONA:

UN QUADRO DI RIFERIMENTO

di Pino Cozzo

 

La base giuridica della politica per l’istruzione in Europa risiede negli articoli 149 e 150 del Trattato che istituisce la Comunità europea. Il Consiglio europeo di Lisbona nel 2000 ha indicato l’obiettivo di rendere l’Unione europea “l’economia basata sulla conoscenza più dinamica e più competitiva nel mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi posti di lavoro. Per poter raggiungere questo obiettivo, l’Unione europea punta sui giovani, ritenendoli una delle chiavi per raggiungere con successo questo ambizioso traguardo. Lo sviluppo della strategia di Lisbona dal 2000 al 2005 e l’impostazione del suo rilancio, avviato con il Consiglio europeo di Bruxelles di questa primavera, vede l’Unione europea sostenere sia politicamente che finanziariamente misure specifiche a favore dei giovani. Queste misure non ricadono nell’area delle politiche comunitarie dell’Unione, ma chiamano in causa gli Stati membri e le Regioni d’Europa, sui quali ricade lo sforzo per l’attuazione delle politiche per raggiungere gli obiettivi di Lisbona.

Il tema dell’istruzione e della formazione sono ritenuti centrali nella strategia di Lisbona. L’Unione ha infatti chiesto agli Stati membri di procedere alla trasformazione dei sistemi di istruzione e formazione, in “accordo con le proprie tradizioni ed il contesto nazionale, in cooperazione con il livello europeo”. Il Consiglio europeo di Stoccolma del marzo 2001 ha adottato la relazione predisposta dalla commissione sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e formazione, nella quale sono fissati tre obiettivi strategici:

  1. Migliorare la qualità e l’efficacia dei sistemi di istruzione e formazione nell’UE
  2. Facilitare a tutti l’accesso ai sistemi di istruzione e formazione
  3. aprire i sistemi di istruzione e formazione al resto del mondo

Gli obiettivi del Piano di lavoro 2010:

  1. individuazione di tre obiettivi strategici e di 13 obiettivi specifici che coprono i vari tipi di istruzione e formazione (formale, non formale e informale)
  2. piano di lavoro riguardante i vari livelli dei sistemi di istruzione e formazione con una attenzione particolare rivolta al principio dell’apprendimento permanente;
  3. indicazione degli strumenti principali da utilizzare per promuovere e valutare i progressi, con l’applicazione del metodo del coordinamento aperto, già definito a Lisbona, per favorire la convergenza delle politiche nazionali verso obiettivi comuni, confrontando i risultati ottenuti sia all’interno del territorio europeo che in una prospettiva internazionale (Il metodo aperto di coordinamento è descritto nelle Conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona come “strumento per diffondere la migliore pratica e conseguire una maggiore convergenza verso le finalità principali dell.UE”).

E il Consiglio Istruzione ha adottato, nel maggio 2003, i cinque livelli di riferimento europeo (benchmark).

Dal resoconto del Consiglio Istruzione del maggio 2003:

“…Nel contesto della strategia di Lisbona, il Consiglio ha convenuto di fissare una serie di livelli di riferimento del rendimento medio europeo tenendo conto del punto di partenza dei singoli Stati membri , che sarà impiegata come uno fra gli strumenti di controllo dell’attuazione del “Programma di lavoro dettagliato sul follow-up circa gli obiettivi dei sistemi di istruzione e formazione”. I livelli di riferimento del rendimento medio europeo:

  • devono basarsi su dati comparabili;
  • non definiscono obiettivi nazionali;
  • non prescrivono decisioni destinate ad essere adottate da governi nazionali, anche se azioni basate su alcune priorità contribuiranno ad una loro realizzazione.