Rocca Imperiale:03/06/2016
“Le nozze di Laura” partecipa al festival in Canada.
Il film “Le Nozze di Laura”, del regista Pupi Avati, incassa successo e partecipa alla quinta edizione dell’Italian Contemporary Film Festival (ICFF) che si terrà a Toronto dal 9 al 17 giugno. Il direttore artistico dell ‘ICFF, Cristiano De Florentiis, ha invitato il sindaco Giuseppe Ranù, tramite missiva scritta, a partecipare all’unico festival Canadese interamente dedicato all’eccellenza del cinema italiano. Lo scopo del Festival è di promuovere e omaggiare il miglior cinema contemporaneo di origine italiana, proveniente da ogni parte del mondo. Si tratta di un grande momento per la cittadina rocchese che è stata location importante del film e anche perché in Canada, si legge nella nota, vive una comunità di oltre un milione e mezzo di connazionali, che tuttora coltivano forti legami con le proprie radici, inclusi molti giovani della seconda generazione che vogliono scoprire la propria terra d’origine. Inoltre, molti Canadesi-non di origine italiana-nutrono altrettanta ammirazione e rispetto per l’Italia e coltivano il desiderio di avvicinarsi alla nostra cultura attraverso il linguaggio universale del cinema. Il sindaco Giuseppe Ranù subito dopo aver incassato l’emozionante notizia ha esternato che:” Un grande successo che ripaga degli sforzi e del faticoso lavoro che abbiamo svolto; un ringraziamento a Pupi ed Antonio Avati, al mio amico Ernesto Truncellito, per l’impegno profuso, al Gal Alto Jonio ed alla Regione Calabria nelle persone del direttore generale dr. Anastasi e del Presidente on.le Mario Oliverio. Rocca Imperiale, un piccolo paesino della Calabria, grazie a questa produzione viene attenzionato nel mondo. Toronto, Vaughan, Hamilton, Niagara, Montreal e Quebec City queste le tappe del festival all’interno delle quali verrà proiettato il film “Le nozze di Laura”. Il successo dell’operazione di marketing è sconfinato, senza limiti. Rocca Imperiale continua nel suo cammino… Rocca sotto gli occhi e gli sguardi attenti del mondo”.
Franco Lofrano
