Trebisacce-04/06/2016: 7 autovelox in 40 Km

Un autov. ben camuffato su Statale delle Terme
Un autov. ben camuffato su Statale delle Terme
Autovelox di Rocca Imp.
Autovelox di Rocca Imp.

ALTO JONIO Sarà completato entro breve tempo il numero dei rilevatori di velocità sulla S.S. 106. A giorni saranno infatti 7 le “trappole”, una per ogni paese costiero dell’Alto Jonio, da cui si dovranno guardare gli automobilisti nel percorrere i circa 40 chilometri che intercorrono tra Sibari e Rocca Imperiale. Infatti anche il comune di Trebisacce, l’unico dei paesi dell’Alto Jonio ad esserne ancora sprovvisto, prima dell’estate si doterà del suo autovelox per “contribuire – si legge nella Determina – a ridurre l’incidentalità sulla S.S. 106”, ma anche, aggiungiamo noi, per fare cassa e contribuire a risanare un bilancio alquanto lacunoso, come del resto fanno tutti. Nei giorni scorsi il Dirigente dell’Area della Vigilanza dr.ssa Marilena Donadio, in forza del Decreto Prefettizio n. 60009 del 26/11/2015 e dell’atto di indirizzo da parte dell’esecutivo comunale, ha sottoscritto la Determina con la quale è stato affidato, per un importo di 1000,00 euro più Iva all’anno, alla ditta Beta Consulting srl con sede in Montalto Uffugo, l’unica ad aver presentato un preventivo tra le tre ditte interpellate, l’incarico di fornitura, noleggio e manutenzione di un apparecchio omologato “a postazione fissa” per la rilevazione della velocità istantanea per anni 1. Il suddetto autovelox per la verità è già installato ed entrerà in funzione quanto prima nel tratto di circa 2 chilometri che attraversa il territorio di Trebisacce. Anche la cittadina jonica dunque, alla pari di tutti gli altri comuni del Comprensorio, anche per una questione di “par condicio”, avrà presto il suo bancomat. Invece di mobilitarsi facendo, se necessario anche la rivoluzione per pretendere che la S.S. 106 venga ammodernata secondo il progetto esecutivo che continua a fare anticamera al CIPE nonostante abbia acquisito tutti i parei favorevoli, si preferisce continuare ad esporre l’utenza alle insidie funeste della “strada della morte” e nel frattempo ci si consola facendo cassa con i bancomat stradali, alcuni fissi e altri mobili ma spesso ben camuffati che, a giudicare dai risultati, pare non abbiano risolto alcun problema visto che gli incidenti continuano a verificarsi e a far crescere il numero dei morti. Del resto, ci si chiede, a che serve ammodernare la strada se poi anche nei tratti ammodernati (vedi il tratto a 4 corsie di Rocca Imperiale e vedi le nuove gallerie di Montegiordano, appena completate) sono state fornite di altrettanti autovelox? Forse è questa la dimostrazione più evidente che alla base delle preoccupazioni forse non c’è tanto la sicurezza stradale quanto la necessità di fare cassa per sopperire ai tagli dei trasferimenti da parte dello Stato.

Pino La Rocca