Rocca Imperiale-31/07/2016: NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI LANDSCAPE. (di Pino Affuso)

Rocca Imperiale Marina, 01/04/2016

Scrive: Pino Affuso

V.le Pertini, 68

87074 Rocca Imperiale Marina

(Cosenza)

Cell. 329.94.22.5.22

e-mail to: pino.affuso@gmail.com

 

Al Molto Egregio

Direttore dell’ECOROCCHESE

Signor Francesco Maria Lofrano

e-mail to: francolofrano@alice.it

cell. 349.7598683

SUA SEDE

 

Oggetto: NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI LANDSCAPE.

Efficientamento energetico degli impianti di illuminazione a Rocca Imperiale.

 

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Caro Franco, amico,

con autentico apprezzamento leggo sul tuo periodico che nel mio comune sono stati affidati i lavori di cui all’oggetto. Tu non crederai ma è da circa un anno che volevo sensibilizzare l’Amministrazione su di un tema molto imparentato con la notizia da te divulgata.

In breve: sono nella piena convinzione, e non per radicato sciovinismo, che tutto il borgo antico, nell’interezza del suo panorama, andrebbe definito in quell’ambito disciplinare che si occupa dello studio, della progettazione (landscape design) e della gestione di tutti gli spazi esterni.

Cercherò di esprimermi con meno tecnicismi e con lessico a portata di tutti.

Da alcuni anni, per l’espandersi del tessuto urbanistico esterno all’abitato, si è pensato, giustamente, di allungare la rete di pubblica illuminazione su due tronchi, uno si dirama dall’incrocio via Ducale con ex prov.le SP 147, per superare la dorsale che conduce alla fondovalle; l’altro nasce dall’incrocio via Fornace con ex prov.le SP 147, per inerpicarsi verso il “Monte”.

Ciascun tronco, per modesti tratti, è illuminato da strutture portanti  in palificazione di acciaio, cavi di sezione adeguata, armatura in metallo ed ottica leggermente inclinata verso l’alto. Le lampade usate, probabilmente sono del tipo “Sodio Alta Pressione” con emissione di luce intorno ai 3000 gradi Kelvin, siamo nel range della luce calda, ideale per gli antichi borghi e per rendere più accogliente la location.

Prima che fossero illuminati i due rami di strade di cui sopra, il paesaggio urbanistico notturno del borgo antico aveva un fascino, che a detta di tanti forestieri che transitavano sulla 106, era letteralmente una visione da fiaba; noialtri abitanti della Marina, restavamo suggestionati da tanta bellezza; senza discorrere della seduzione che emanava quel panorama notturno, allorquando il due luglio, festa patronale, le vie interne erano decorate dalle luminarie in un tripudio di colori, mentre la cassa armonica con l’insieme di tutte le luci , offriva alla visione dei passanti la rappresentazione di un suggestivo presepe.

Una volta, come si evince dalle foto dei notturni rocchesi, la meraviglia emozionava chiunque attendesse a quella visione. Oggi, purtroppo, le cose sono ben diverse: il paese ha perso il suo tradizionale assetto a “ventaglio” per assumere quello di una camicia sbrindellata ai fianchi e dalla “pannuccia svolazzante”.

Voler rivedere quegli effetti di cui testé ho discorso è molto semplice: basterebbe aprire per qualche minuto i due o più sezionatori relativi ai due tronchi stradali che verrebbero così spenti e si rivedrebbe la vera Rocca Imperiale, il paese più bello del mondo!

Ho foto in B/N in notturno che testimoniano quanto ho appena detto.

L’intervento sarebbe da operare sulle lampade e sull’ottica. Comunque

NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI LANDSCAPE!!

Non è solo questione di panorama notturno, ma anche di eliminazione di inquinamento luminoso e di impatto ambientale.

Attualmente dalle ottiche delle  lampade fuoriesce luce che dilaga per ogni dove; se così non fosse noi da lontano non vedremmo alcun raggio luminoso che modifica radicalmente la suggestiva visione di cui si è anzi parlato. Mentre orientando le armature opportunamente verso il basso (se ciò non fosse possibile si sostituirebbero solo le armature ed ottiche di quei due tronchi) nemmeno un fotone si disperderebbe nell’ambiente, restituendo quella sublime visione.

Meno luce dispersa significherebbe potenza di lampade più contenuta.

Meno luce dispersa significherebbe minor impatto ambientale. Piloti di aerei di linea hanno incontrato grossi problemi con luci che sparavano negli occhi, verso l’alto!

Illuminare solo il pavimento stradale e le annesse banchine significherebbe anche non attirare insetti verso le lampade annullando la falcidia di piccoli esseri utili all’equilibrio naturale.

Uno studio di illuminotecnica serio può simulare con estrema precisione non solo le potenze assorbite, ma molto di più di quanto ho avuto l’impudenza di suggerire io in questa sede.

Mi rendo conto che la realizzazione di altre opere possa essere di primaria importanza, però riportare Rocca all’antica splendida visione, non è idea da dimenticare in un cassetto.

L’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione a Rocca Imperiale potrebbe essere l’occasione di inserire nello stesso quadro lavorativo quanto su espresso.

A idea realizzata, Johann Wolfgang von Goethe, volendo ridefinire Rocca, come fece nel suo Viaggio in Italia, non la definirebbe soltanto il pase dei limoni ma anche il paese della poesia e della luce!

Grazie per la tua tradizionale ospitalità.

Pino Affuso