ALBIDONA-02/01/2017: Ripristinata in sole 24 ore la normalità nell’erogazione dell’acqua potabile

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ALBIDONA Ripristinata in sole 24 ore la normalità nell’erogazione dell’acqua potabile. Le analisi incrociate, fatte eseguire con la massima urgenza sia dal Comune che dalla Sorical hanno avuto esito negativo: l’acqua prelevata alla stessa fontana pubblica di piazza Castello è infatti risultata perfettamente allineata nei parametri di legge. Il sindaco Filomena Di Palma, dispiaciuta per quanto è capitato proprio a cavallo delle festività, ha prontamente annullato l’Ordinanza che vietava il consumo umano dell’acqua ed ora gli albidonesi possono tranquillamente festeggiare senza patemi sia San Silvestro che Capodanno, ma c’è rabbia e incredulità tra la popolazione locale per quanto si è verificato a causa delle amnesie e della superficialità delle istituzioni sovra-comunali che hanno permesso che per oltre dieci giorni gli albidonesi consumassero acqua inquinata. Acqua inquinata che solo per non usare la parola c…a, si usa dire eufemisticamente…per la presenza di coliformi fecali. Come è infatti possibile, si sono chiesti tanti cittadini sul web, che nell’era della comunicazione globale, dei telefoni 4G e ora anche 5G, degli smart-phone e dei tablet, l’Arpacal e l’Azienda Sanitaria per comunicare agli amministratori locali la sussistenza di un’anomalia nell’acqua potabile, abbiano usato la comunicazione postale per cui la nota recante l’esito delle analisi effettuate in data 19 dicembre 2016 è pervenuto al Comune in data 28 dicembre come si evince dalle date riportate sull’Ordinanza Sindacale? Che ci voleva, si chiedono inviperiti tanti cittadini, che per tutti questi giorni hanno consumato acqua inquinata, fare una telefonata, o inviare un fax a cui, successivamente, far seguire una nota ufficiale? A chi attribuire tale paradossale negligenza? All’Arpacal che ha eseguito, come per prassi, le analisi dell’acqua, o agli uffici dell’Asp che l’hanno comunicata in ritardo? Nessun addebito può essere invece mosso alla Sorical che è prontamente intervenuta facendo eseguire le analisi nel proprio laboratorio di Catanzaro e nessuna responsabilità agli amministratori locali che hanno immediatamente azionato i poteri istituzionali per evitare rischi igienico-sanitari a danno dei cittadini. La verità è che nei Comuni ci sono persone ben definite, che si assumono le loro responsabilità e ci mettono la faccia, mentre dietro gli enti sovra-comunali ci sono impiegati e dirigenti senza volto e senza identità, che non rispondono delle loro negligenze e della loro superficialità. Come del resto è probabile che avvenga anche in questo caso.

Pino La Rocca