ROMA-13/01/2017: DA AGRIPPA A FRANCESCHINI: SIC TRANSIT GLORIA MUNDI.

Pantheon fronte ed interno.

ROMA. DA AGRIPPA A FRANCESCHINI: SIC TRANSIT GLORIA MUNDI.

 

Quando a Roma si iniziò a costruire, e poi modificare negli anni successivi, il Pantheon, che contiene ancora oggi la cupola più grande del mondo, dedicandolo a tutte le divinità passate, presenti e future, che ciascuno poteva “vedere” attraverso quell’affascinante foro circolare posto al culmine della semisfera, nessuno avrebbe immaginato che duemila anni dopo ci sarebbe stato un poraccio che avrebbe pensato di far pagare un biglietto per accedervi.

Questo genio del nulla culturale, dopo avere speso 25 milioni di euro (sic) per fare un sito che esprimesse le bellezze culturali italiane (www.italia.it), dopo avere visto tale sito, per la sua pochezza espressiva, archiviato per mancanza di visitatori, dopo averne preventivato un altro al costo di 4 milioni di euro (di là da venire…), dopo avere fatto realizzare un altro sito comicamente intitolato verybello.it (sic), con al suo interno nessuna descrizione in lingua inglese dell’Italia, al costo di 35 mila euro, ora ammutolito senza spiegazioni, ha dato finalmente la stura alla sola reale capacità amministrativa ed organizzativa tipica dei nostri politici, vale a dire quella di inventarsi modi per incassare soldi dai cittadini: far pagare il biglietto per entrare al Pantheon!

Basterà piazzare un bel botteghino pidocchioso, e l’ultimo afflato di vera spiritualità cosmica lo si potrà godere solo a pagamento.

Il gustoso ricavato si potrà investire per fare un nuovo sito di attrazione turistica: verypizzaefichi.it

A questa devastante incapacità del settore politico, fa riscontro un ambiente privato, privato per modo di dire, vista la sua complicità con quello pubblico, altrettanto sciagurato, nel quale una pletora di manager (sic) si autoesalta con stipendi da capogiro per la conduzione disastrosa di imprese che tracollano sotto i colpi della loro pochezza strategica, quando non, a volte, delinquenziale.

Basti evidenziare il Monte dei Paschi di Siena, Alitalia e, ultima ma non ultima, la Fiat, trasmigrata in America per distruggere, con analoghi interventi già sperimentati in patria, l’industria statunitense.

Si potrebbe aprire un altro sito: www.caciottari.com

Io ne aprirei un altro: www.sisalvichipuò.com

Maurizio Silenzi Visellin