TREBISACCE-03/03/2017: Non presentare alcuna lista e far saltare le prossime Amministrative: questa la provocazione lanciata dal Movimento Civico “Trebisacce Ideale”…

Loredana Latronico
Davide Cavallo

TREBISACCE Non presentare alcuna lista e far saltare le prossime Amministrative: questa la provocazione lanciata dal Movimento Civico “Trebisacce Ideale” per protestare contro la bocciatura della S.S. 106, contro la mancata riapertura dell’ospedale, contro la soppressione dei treni e contro tutti i tagli che si stanno perpetrando ai danni di Trebisacce e dell’Alto Jonio. Una iniziativa eclatante, insomma, che dovrebbe essere condivisa da tutti i sindaci del Comprensorio che dovrebbero accompagnarla con le dimissioni collettive e rispolverando, sempre tutti assieme, l’ipotesi del Referendum per l’annessione dell’Alto Jonio alla Basilicata. «Questa forte forma di protesta – ha scritto la dr.ssa Loredana Latronico a nome del Movimento – finalmente metterebbe nelle mani dei cittadini la possibilità di dimostrare tutto il loro dissenso nei confronti di istituzioni sovra-comunali sempre meno attente alle necessità di un territorio ormai abbandonato a se stesso e, come tale, bisognoso di essere artefice del proprio destino». Non la pensa esattamente così l’avv. Davide Cavallo co-fondatore dell’altro Movimento Civico “La Svolta” il quale, pur dichiarandosi rispettoso delle idee altrui, a nome del suo Movimento ritiene che disertare le urne comporterebbe un grave vuoto istituzionale che sarebbe automaticamente coperto da un Commissario che poco potrebbe influire sulle scelte strategiche del Comune. «Le battaglie a difesa delle nostre comunità  ha scritto l’avv. Cavallo – devono invece essere condotte dalle istituzioni attraverso scelte forti e credo sia più opportuno continuare a lavorare alla costruzione di una compagine che aspiri a diventare squadra di governo della città. Una squadra libera da vincoli di sub-alternanza e capace di scuotere finalmente le comode poltrone dei “piani superiori”!!!». Continua intanto il fermento per l’allestimento delle liste. Due, tre, quattro liste: solo voci che si rincorrono e che al momento non trovano riscontri oggettivi perché, come si vede, sono più le cose che dividono che quelle che uniscono. Il problema, al momento, è quello di un proliferare di leader: molti generali e poca truppa insomma! Il tutto sembra fare il gioco del sindaco in carica, la cui leader-ship non è discussione e che si può avvantaggiare delle divisioni, interne ed esterne, dei Movimenti Civici e dei gruppi che, spesso in modo autoreferenziale, si candidano al governo del paese.

Pino La Rocca