ALLINEAMENTO Q UANTICO “ Per cambiare qualsiasi aspetto della tua vita (il corpo, l’ambiente o il tempo) devi trascenderlo” (Joe Dispenza). In un’epoca che ha perso di vista i veri valori della vita, in nome di una sfrenata corsa verso l’effimero, si sente la necessità di ritrovare se stessi, di tornare ad essere “centrati” ed ecco…
TREBISACCE Il comitato politico “Trebisacce nel cuore” candida a sindaco l’Avv. Antonio De Santis e lo ha fatto mediante un articolato comunicato-stampa che, partendo dalla consapevolezza che la città sta vivendo un momento di grande confusione a causa delle recenti vicissitudini che hanno portato al commissariamento del comune, intende dare alla città una guida “autorevole, competente e duratura” che faccia…
IL COMITATO POLITICO TREBISACCE NEL CUORE CANDIDA L’AVV. DE SANTIS Mai come in questo momento storico, il comune di Trebisacce sta vivendo un periodo di grande confusione politica-amministrativa, per quanto concerne le imminenti elezioni comunali. Il movimento civico “TREBISACCE NEL CUORE”, già da alcuni mesi, sta lavorando per dare alla casa comunale una guida autorevole, competente e duratura, che faccia…
ROMA – 05/05/2024 : LUCA CELANO : MOLTE DI QUESTE MIE OPERE DENUNCIANO UNA CERTA IPOCRISIA IDEOLOGICA MASCHERATA DA IDEALI DI UN MONDO ILLUSORIO . ANCHE SE FOSSI UN NON CREDENTE TEMEREI UNA SOCIETÀ SENZA DIO stampa-pdf
Trebisacce, 5 maggio 2024 Le Finali Provinciali del Campionato di Volley Serie 3: Un’epica giornata di sport e condivisione. Questo 8 maggio si terranno le attesissime Finali Provinciali del Campionato di Volley Serie 3, gioco per l’avviamento alla pallavolo riservato alla fascia d’età dai 6 ai 12 anni, un evento che promette…
ALTO JONIO -04/08/2017:Gli incendi continuano a devastare il territorio:
ALTO JONIO Gli incendi continuano a devastare il territorio: in fumo quasi tutto il patrimonio boschivo mentre la gente continua a inalare monossido di carbonio. A sollevare il problema, anche a nome degli altri amministratori del Comprensorio è l’assessore del comune di Albidona Caterina Munno che, senza giri di parole, ha messo sul banco degli imputati il sistema regionale degli interventi di spegnimento dei roghi che farebbe acqua da tutte le parti. «Nove incendi in un mese e mezzo solo nel comune di Albidona, – ha scritto l’assessore Munno – ettari ed ettari di macchia mediterranea in fumo per colpa di un sistema regionale che, alla prova dei fatti, non ha funzionato: procedure farraginose, tempi morti e scaricabarile di responsabilità! Sul capitolo degli incendi la regione Calabria sta infatti dimostrando tutto il proprio fallimento e la propria incapacità e inadeguatezza». Per cambiare le cose, secondo l’assessore Munno, si devono dotare i comuni di uomini e di mezzi adeguati ed immediatamente fruibili, oppure qualcosa dovrà per forza cambiare, perché non è possibile che con un solo mezzo (peraltro mal funzionante e spesso in avaria) si possa servire un intero territorio in preda ai piromani. L’intervento della Munno è scaturito a seguito dell’ultimo incendio che, sviluppatosi nel primo pomeriggio di martedì primo agosto, è stato spento, tra mille difficoltà, soltanto nella mattinata del giorno seguente dopo aver distrutto una vasta area di verde ed aver minacciato da vicino alcune masserie e un agriturismo. «Oltre al disastro ambientale – ha commentato l’assessore all’Ambiente – come cittadini siamo ormai minacciati sistematicamente da inalazione e intossicazione di monossido di carbonio che mette a rischio un bene primario come la salute». Nell’occasione, secondo quanto riferisce l’assessore Munno, l’unico mezzo intervenuto per spegnere l’incendio, di proprietà di Calabria Verde, a un certo punto si è dovuto fermare per un’avaria. «Tutto questo è assurdo, inconcepibile ed inaccettabile, – ha ammonito l’assessore Munno – serve con urgenza un serio e diverso intervento delle istituzioni sovra-comunali rispetto ad un’emergenza altrimenti ingovernabile e che non può essere affrontata in modo, preoccupa ribadirlo, così superficiale e così approssimativo altrimenti si corre il rischio di dover assistere, inermi ed anzi sottoposti al pericolo ormai delle nostre stesse vite, alla distruzione totale del nostro patrimonio identitario».
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