Trebisacce-04/09/2017: Andrea Petta:”Non si può non ragionare e muoversi ormai in un’ottica comprensoriale, territoriale, di area vasta..”

Andrea Petta

Prendendo spunto dall’intervento di Michele Leonetti, è evidente che processi di unificazione e di concentrazione tra le comunità dell’Alto Jonio sarebbero sicuramente funzionali all’accrescimento del peso politico e del “potere contrattuale” dell’intera area. 
Non si può non ragionare e muoversi ormai in un’ottica comprensoriale, territoriale, di area vasta, superando le anacronistiche e antistoriche gelosie campanilistiche che creano processi di divisione e, quindi, di indebolimento e depotenziamento della capacità di incidere sui processi decisionali a livello provinciale e regionale. 
Sotto questo profilo, l’Unione dei Comuni “La Via del Mare”, nata nel 2007 tra alcuni Comuni dell’Alto Jonio, intendeva rappresentare uno strumento e una modalità per realizzare questi necessari e virtuosi processi di aggregazione.
Purtroppo, il progetto dell’Unione si è risolto in un sostanziale fallimento, a causa della perniciosa persistenza degli egoismi municipalistici.
Da questo punto di vista, Trebisacce, il Comune più importante dell’intera area per popolosità, collocazione geografica baricentrica e complessive capacità attrattive e centripete, dovrebbe attivarsi, con forza e determinazione, per riprendere e rendere effettivamente operativo e funzionante l’istituto dell’Unione dei Comuni. 
Ciò, senza il timore di perdere l’esercizio di quote di potere e di subire dolorose “cessioni di sovranità”.
È necessario, quindi, realizzare azioni di cooperazione e concertazione politico-amministrativa tra enti territoriali vicini, in quanto, innanzi tutto, l’esercizio congiunto e associato di funzioni e servizi ne garantirebbe maggiore efficienza ed economicità.
Ma anche e soprattutto perché la dimensione politica e territoriale dell’area vasta, da poter attuare attraverso l’istituto dell’Unione dei Comuni, sia pure riveduto e corretto, costituirebbe, a mio parere, nelle condizioni date, l’unico strumento operativo per realizzare una più efficace e proficua interlocuzione istituzionale con i livelli superiori di governo e superare annose condizioni di isolamento e marginalità periferica del comprensorio.

Andrea Petta