Trebisacce-24/12/2017:ETICA POLITICA

                                                             

ETICA POLITICA

“Un uomo senza etica è una bestia selvaggia che vaga libera in questo mondo”. (Albert Camus)

Mai aforisma come il suddetto è appropriato quando si parla di un giovane politico, che ha saputo fare del rigore morale e della modestia due dei suoi cavalli di battaglia più importanti.

In un contesto sociale dominato da valori non certo da prendere ad esempio positivo, l’onorevole Giuseppe Aieta ha saputo coniugare etica e politica che, unitamente a serietà, modestia, umiltà, sensibilità, disponibilità umana, lealtà, determinazione, spirito di abnegazione, correttezza e rigore hanno creato un mix di virtù che gli permettono di essere amato ed apprezzato da tutti.

Con questo umile scritto non vogliamo parlare della sua attività politica che, ne siamo certi, è ben nota a tutti, ma desideriamo soffermarci maggiormente su quello che è l’aspetto umano della sua persona.

E facciamo ciò prendendo spunto dalla splendida manifestazione del 21 dicembre u.s., che ha avuto come suggestivo scenario lo splendido Teatro Comunale di Cetraro, dove Giuseppe Aieta ha presentato l’Associazione “Visioni” , nel cui contesto ha regalato a tutti gli ospiti la sua raccolta di “pensieri scritti in libertà” dal titolo “ Vie d’uscita”, realizzata con carta riciclata e pubblicata dalla stessa Associazione Politico-Culturale “Visioni”.

Davanti ad un numerosissimo pubblico, accorso per omaggiare questo politico sui generis, che ha basato tutto il suo impegno sulla correttezza e sulla moralità, Giuseppe ha detto: “ Ho sempre considerato che un buon amministratore, a tutti i livelli, dovesse avere 3 qualità fondamentali: la visione per pensare cose grandi per la propria comunità, la responsabilità del ruolo di rappresentante dei cittadini, l’umiltà di parlare con tutti ed anche di imparare dal più semplice dei cittadini. Quest’ultima qualità è la più eroica. Non sono uno scrittore e non è un libro”!

Senza il rischio di diventare irriverenti, sentiamo di potere accostare il pensiero di Giuseppe Aieta a quello di Confucio, la cui filosofia si basava sull’etica personale, sulla correttezza delle relazioni sociali, sulla giustizia, sul rispetto dell’autorità familiare e gerarchica, sull’onestà e la sincerità.

In “Visioni” ha voluto ricordare la sua bellissima esperienza di Sindaco a Cetraro, città splendida ma anche complessa da amministrare; i suoi pensieri sono utilissimi ai giovani amministratori e, perché no, anche ai meno giovani, in quanto dimostrano come un sogno può divenire realtà se si lavora con il cuore, oltre che con le idee e la progettualità.

L’Autore, nel suo intervento, ha esordito ringraziando tutti gli intervenuti e sottolineando l’importanza di essere umili e disponibili con tutti, non dimenticando che la maggior parte delle persone vive una vita semplice, per cui il contatto umano e diretto non deve mai mancare, ricordando sempre che, come diceva Leopardi, l’umiltà è la più eroica delle virtù.

Quindi, chi sono i protagonisti di “Visioni”? Sono i Sindaci e tutti gli amministratori che, nel loro mandato, devono garantire, con il loro giusto operato, la felicità di uomini e donne, che hanno in loro riposto la loro fiducia.

Con commozione ha ricordato come in questa sua raccolta non ci sia alcun riferimento al suo impegno come consigliere regionale, proprio perché ha inteso parlare esclusivamente della sua esperienza da Sindaco, che ha definito come la più bella della sua vita.

Toccanti le sue parole relative a quanto fatto a favore dei ragazzi diversamente abili, risorsa importante di ogni comunità, capaci di trasmettere insegnamenti a tutti noi.

Il grande artista Renoir diceva: “ Se immersi nel silenzio si sente squillare il campanello, si ha l’impressione che il rumore sia più stridente di quanto lo sia in realtà. Io cerco di far vibrare un colore in modo intenso come se il rumore del campanello risuonasse in mezzo al silenzio”.

Ebbene, Giuseppe Aieta ha fatto vibrare le corde dei nostri cuori e ciò ha permesso di riscoprire il valore vero e pulito della politica, quello fatto di etica e di lealtà.

La personalità autentica di una persona si costruisce anche attorno ad alcuni “no” e il primo di questi è il “no” alla doppiezza; ebbene, Giuseppe l’ha detto questo “no”, alla mediocrità, ai compromessi inutili e sterili, restando sempre quello di sempre: umile, sensibile, disponibile, determinato.

Nella sua vita si è sempre impegnato, e continua a farlo strenuamente, per dare la possibilità a tutti di vivere una vita dignitosa. E tutto ciò lo ha fatto senza mai chiedere niente a nessuno, dimostrando che “ quisquis fortunae suae faber est” ( ciascuno è il facitore della propria fortuna, cioè del proprio futuro).

La sua capacità dialettica e la sua innata simpatia gli permettono di parlare di tutto con tutti, restando sempre con i piedi per terra, mai ergendosi a primo della classe, ma offrendosi con delicatezza d’animo.

Concludiamo questo doveroso omaggio, ringraziando Giuseppe Aieta, in quanto ci ha insegnato che tutti abbiamo il dovere di sognare, di pretendere da noi stessi il sogno, di caricare di sogno il nostro oggi perché diventi ragione del domani che vogliamo.

RAFFAELE BURGO