Trebisacce-04/01/2018: Concerto di musica Celtica.-Sotto i cieli d’Irlanda

BIOGRAFIA MICHELE SANGINETO

IL Maestro liutaio Michele Sangineto è nato ad Albidona, provincia di Cosenza, nel 1944. Nella piccola città sorta sulle rovine dell’antica Leutarnia, cuore della Magna Grecia, il giovane Sangineto inizia a studiare arte per poi conseguire nella vicina Castrovillari il diploma di maestro d’arte in ebanisteria. 

Nei primi anni Settanta si trasferisce a Monza, città medioevale alle porte di Milano, dove dal 1978 conduce un’incessante ricerca sperimentale nell’arte della liuteria e nella scienza dell’organologia. La sua indagine appassionata lo porta a specializzarsi nella costruzione di cordofoni di tradizione europea quali mandole, mandolini, dulcimer, bouzouki, cetre, salteri ad arco, a pizzico e a percussione, e inoltre crotte, arpanette, fidule e vielle. Ma sono soprattutto le sue arpe, gotiche, celtiche e popolari disegnate e costruite ad hoc per soddisfare le esigenze di ciascun artista a finire ben presto nelle mani di talenti internazionali del calibro del bretone Alan Stivell e dell’irlandese Derek Bell dei Chieftains. 

I suoi strumenti sono particolarmente richiesti da esecutori attenti alla ricerca musicale secondo criteri filologici. Michele Sangineto fonda la propria estetica strumentale partendo innanzitutto da esigenze interiori personali, spesso riferendosi a immagini riprese da quadri di pittori come Leonardo Da Vinci, Filippino Lippi, Gaudenzio Ferrari, Hans Memlig, Jan Van Eych, Giorgione, Simone Martini, Arnault de Zwolle, Piero Di Cosimo, Cosimo Tura

“Sangineto-Stivello” è il nome dell’arpa elettro-acustica che Alan Stivell fece costruire a Michele a metà degli anni Ottanta sulla quale Stivell esprime una tecnica molto elaborata e precisa, “in particolare un utilizzo dei bassi che fa sognare. Dei richiami ai bassi della cornamusa, lo smorzamento del suono… . Infine in breve, piuttosto che elencare gli aggettivi per descriverlo, è sufficiente dire che è una musica che rende felici”, ebbe a dichiarare il musicista bretone in un’intervista. 

All’arpa popolare e al salterio ad arco, il Maestro Sangineto ha apportato innovazioni morfologiche e strutturali. 

Negli anni le arpe di Michele sono state richieste anche da autorevoli musicisti di casa nostra come Vincenzo Zitello, Stefano Corsi e Alexander Bonivento. Tra gli artisti stranieri che le hanno suonate va citata Grainne Yeats, cantante, arpista e storica dell’arpa irlandese, nonché nuora del grande poeta William Butler Yeats. 

Gli strumenti del Maestro Sangineto sono pezzi unici e irrepetibili. Sono stati presentati in numerose mostre personali e preso parte a festival sia internazionali che nazionali. In Francia ha esposto a Parigi (“Rencontres Internationales de Musique Ancienne”, Carrousel du Louvre), a Saint Chartier (“Rencontres Internationales de Luthiers et Maîtres Sonneurs”), a Dinan (“Rencontres Internationales de Harpes Celtiques”), a Lorient (“Festival Interceltique de Lorient”), a Saint Jean du Gard (“Festival de Boulegan à l’Ostal”), a Vanves (“Journées de musiques anciennes de Vanves”). 

In Inghilterra, ha esposto a Londra (“The London International Exhibition of Early Music”, Royal College of London), a Greenwich (“Greenwich International Early Music Festival & Exhibition”, Old Royal Navy College). 

In Belgio, a Brugge (“Internationale Wedstrijd Musica Antiqua”, Palazzo della Regione); in Germania a Burghausen (“Nachtmarkt”, Castello), a Brandenburg (“Tage für alte Musik”) ; in Spagna a Vigo (Universidad Popular Garcia Barbon); in Ungheria a Budapest (Esposizione Internazionale di strumenti musicali in occasione della festa nazionale, Castello di Buda); in Svizzera a Bellinzona (Esposizione presso la Scuola di Musica Popolare). 

Il Musée des Instruments de Musique di Bruxelles espone permanentemente una sua arpa. 

Le sue creazioni sono state esposte un po’ ovunque nel Belpaese: a Roma (Teatro Orione e al Teatro Ghione), Milano (Palazzo Marino, Società Umanitaria), Monza (Arengario, Serrone della Villa Reale), Bergamo (Accademia Carrara), Cremona (Biblioteca Statale), Bologna (Accademia del Flauto Dolce), Venezia (Lido), Tiene, San Daniele del Friuli, Genova (Porto Vecchio), Cuneo, Biella, Benevento, Cosenza, e in moltissimi altri luoghi quali chiese, conventi, teatri comunali, Conservatori, Centri culturali e Accademie musicali. 

Il Maestro Sangineto ha insegnato ebanisteria per 35 anni all’Istituto d’Arte di Monza. La sua creatività col legno si esprime a 360 gradi; conduce un gioco sapiente con le tessiture sottili e i raffinati cromatismi del legno per generare pezzi d’arte unici. 

Ha tenuto seminari e corsi di liuteria in Italia e Spagna, in diverse occasioni all’Universidad Popular Garcia Barbon di Vigo. Ha organizzato laboratori didattici sulla costruzione di strumenti musicali (salteri) e mostre di strumenti musicali in scuole di ogni ordine e grado; ha tenuto numerose lezioni-concerto. 

Da tempo collabora con scrittori e case editrici di nicchia come Il Pulcino Elefante, per il quale ha corredato diverse piccole collezioni di versi “dettati” della poetessa milanese Alda Merini (1931-2009), “la piccola ape furiosa”, come la stessa poetessa milanese ebbe a definirsi. 

Ha anche collaborato con la Feltrinelli e il Libraccio nell’organizzazione di rassegne musicali e letterarie. 

Nel 2006 ha pubblicato un opuscolo sugli strumenti musicali della tradizione europea a corredo delle mostre. Il librino è stampato in oltre 5.000 copie. 

Il Maestro è tra i più grandi divulgatori italiani di musica antica. 

Dal 1988 organizza Festival di musica popolare e omaggi ad artisti e studiosi della tradizione musicale europea. 

Ha promosso e diretto il Festival di Monza “Suoni di antichi strumenti”(1988-1991) in Villa Reale e al Teatro Manzoni. 

Dal 2003 è fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Arpanetta, con la quale organizza spettacoli, eventi e attività multidisciplinari finalizzati alla promozione e divulgazione dell’arte e della cultura musicale europea. 

Ha organizzato e seguito la direzione artistica delle seguenti manifestazioni: “Omaggio a Derek Bell” (Cinema-Teatro Maestoso, Monza, 2003) , “Omaggio a Derek Bell e Nicanor Zabaleta” (Teatro Manzoni, Monza 2005), “Omaggio a Roberto Leydi”, “Omaggio a Diego Carpitella e Michele Straniero”, “Pop Harp Festival” (Teatro Manzoni, Monza, 2006) ed eventi quali: “L’arpa dei celti e la sua evoluzione”, “Johannes Brahms -Incontri impossibili”(2006). 

Per due anni (2009-2010) è stato Direttore artistico dell’evento “Festival dell’arpa – suoni di antichi strumenti” inserito nella programmazione dell’Estate Romana. 

RICONOSCIMENTI

Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui quello dell’Associazione Italia Medievale di Milano che lo ha premiato per la sua costante ricerca nella ricostruzione di strumenti musicali antichi. E’ stato nominato Ambasciatore all’imprenditoria da Augusta Busico (Filo d’Arianna) per il suo impegno nella trasmissione dell’arte della liuteria alle giovani generazioni come percorso culturale e valore imprenditoriale da custodire e valorizzare. 

Il Maestro Sangineto è stato più volte ospite in trasmissioni televisive sulle reti nazionali e internazionali: Rai 1 (“Uno mattina”), Rai 2 (“Mattina in Famiglia”), Rai 3 (“Tg3”), TV Channel, Tele Lombardia, Unica Tv, RSI (Televisione Svizzera), la francese Indra. 

Ha rilasciato interviste radiofoniche a Radio Popolare, alla francese Radio Châteauroux e alla Radio Nazionale di Tokyo. 

Di lui hanno scritto il “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “Il Giorno”, “L’Avvenire”, “Il Cittadino di Monza e Brianza” ,“Il Giornale di Vimercate”, “L’Esagono”; il settimanale “Io Donna” e molte altre testate dal 1978 a oggi. Tra i giornali esteri, hanno scritto del maestro Sangineto i quotidiani bretoni“Le Télégramme” e “Ouest France”. 

BIOGRAFIA BREVE

L’Ensemble Sangineto nasce nel 2000 e inizialmente comprende tutti i membri della famiglia Sangineto: il padre Michele, la madre Paola e i due gemelli Adriano e Caterina.

Si esibisce in tutta Europa presentando un repertorio di musica antica dal Medioevo al Rinascimento francese, italiano e inglese esportando al contempo gli strumenti della liuteria Sangineto in Festival, rassegne ed esposizioni di strumenti musicali in Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Ungheria, Spagna e Belgio.

Oggi nucleo del gruppo è costituito dai due gemelli Adriano e Caterina Sangineto.
Formatisi all’interno dell’ambiente artistico del padre, Michele Sangineto, liutaio di arpe celtiche e salteri ad arco, i gemelli non potevano che sviluppare una naturale inclinazione per la musica antica, a cui si sono accostati nella primissima fase della loro crescita musicale, per poi approdare alla musica popolare in tutte le sue sfaccettature, con una speciale predilezione per la tradizione irlandese, bretone e francese. Grazie anche alla formazione classica (entrambi hanno studiato con profitto al Conservatorio G. Verdi di Milano) e alla conoscenza della musica leggera di più vasta diffusione, il gruppo si pone l’obiettivo reinterpretare e recuperare la tradizione musicale europea in un’ottica moderna, riattualizzando l’uso dello strumentario antico e popolare.

Ensemble Sangineto è un progetto in continua espansione, versatile e poliedrico che coniuga abilmente sonorità e armonie arcaiche con ritmi e arrangiamenti moderni che risentono di influenze provenienti da disparati generi musicali: il jazz, la classica, il canto gregoriano, il musical, il pop e la musica celtica. In direzione di una compenetrazione di tutti questi generi nasce la sperimentazione musicale dell’Ensemble: a brani soprattutto della tradizione irlandese, scozzese e bretone, ma anche italiana, si alternano brani originali che riflettono l’eterogeneità delle esperienze musicali dei musicisti. Commistioni affascinanti in interpretazioni spumeggianti caratterizzano uno dei gruppi emergenti più emozionante ed originale nel panorama italiano della musica celtica. Il connubio prezioso dell’arpa e del salterio ad arco e il magico fondersi delle voci, le atmosfere sospese e sognanti, il tutto in un tripudio di vibrazioni che avvolgono nella loro intensa purezza.
L’Ensemble collabora con l’artista internazionale Carlos Núñez e occasionalmente con i chitarristi Tiziano Cogliati e Jacopo Ventura.