Trebisacce-16/02/2018: Ecco finalmente gli anestesisti

TREBISACCE Riapertura Ospedale, eppur si muove: dalle promesse verbali pare si voglia passare ai fatti concreti e così, mentre sulla spinosa vicenda del “Chidichimo” si continua a fare campagna elettorale, sia pro che contro, dall’Asp di Cosenza, finora rivelatasi sempre distratta, lenta e lacunosa, arrivano fatti concreti e incontrovertibili che preludono, si dice, all’imminente ripristino del Pronto Soccorso come primo passo verso la graduale riapertura del presidio ospedaliero. In questo coacervo di informazioni autentiche e di “fake news” di cui è piena la rete, questa volta il cronista ha il piacere-dovere di comunicare che il Direttore Generale Raffaele Mauro, evidentemente messo sotto pressione dalla politica, nella giornata di oggi, venerdì 16 febbraio 2018, si è deciso a mettere nero su bianco firmando un perentorio “Ordine di Servizio” con il quale ha disposto il trasferimento da altre sedi, e/o da altri incarichi, di n. 3 Medici-Anestesisti (un’altra Anestesista è già presente presso il CAPT di Trebisacce) i quali, con decorrenza immediata, devono prendere servizio presso il Pronto Soccorso di Trebisacce. Pronto Soccorso che al momento non esiste ma che, se tutto fila liscia, nei prossimi giorni dovrebbe essere riaperto. A ricevere il perentorio “ordine di servizio” sono stati il dottor Demetrio Loricchio, attualmente in servizio presso l’Ospedale di Rossano, che così ritorna alla sua sede originaria e dei dottori Lucia Rita Trinchi e Antonio Rago finora utilizzati in altre mansioni sempre presso il CAPT di Trebisacce i quali, nelle more che venga riaperto l’Ospedale, insieme ai Medici-Chirurghi ed ai Medici-Cardiologi tuttora in servizio presso gli Ambulatori attivi all’interno del “Chidichimo”, assicureranno l’assistenza sanitaria necessaria a fronteggiare l’emergenza-urgenza presso il redivivo Pronto Soccorso. Basteranno i suddetti sanitari ad assicurare quanto si richiede a un Pronto Soccorso per fronteggiare l’emergenza sanitaria, o si tratterà, come sostengono taluni, di cambiare solo la “tabella” davanti all’attuale PPI o, come sostengono i soliti bastian contrari, si procede alla riapertura del Pronto Soccorso prima del fatidico 4 marzo per richiuderlo il giorno dopo? Certo, con i tempi che corrono, nessuno, né i medici, né il management sanitario, è disposto a correre rischi perché un Pronto Soccorso, come è noto, ha compiti ben precisi nei confronti di quanti vi si rivolgono in caso di urgenza. E, da questo punto di vista, la presenza costante degli Anestesisti-Rianimatori disposta solo adesso dal Diggì Mauro può costituire una pietra miliare per la sanità locale. Il resto lo vedremo… solo vivendo, anche se sulla sicura riapertura del “Chidichimo” c’è il solenne impegno degli amministratori locali che, come è facile prevedere, sul destino dell’Ospedale si giocano molto della loro credibilità e del loro futuro politico.

Pino La Rocca