Alto Jonio-28/06/2018: Emergenza conghiali:consentirne l’abbattimento

ALTO JONIO Emergenza-cinghiali: le proposte per affrontarla da parte di Coldiretti Calabria che parla di fauna selvatica fuori controllo, con i campi assediati da centinaia di cinghiali che distruggono ettari di colture. Insomma, una vera e propria emergenza alla quale finora non s’è trovata alcuna contromisura. Ecco allora che Coldiretti-Calabria, venendo incontro a contadini e agricoltori sempre più disperati, avanza una proposta dirompente per affrontare e risolvere il problema dei branchi di cinghiali che, oltre a devastare i campi, spesso e volentieri sfociano nelle strade provocando paurosi incidenti stradali: consentire agli agricoltori di abbattere i cinghiali. Nell’ultimo periodo, infatti, secondo il presidente di Coldiretti-Calabria Pietro Molinaro, si sono registrati diversi incidenti, con seri danni subiti dalle autovetture e dai loro conducenti per la presenza di branchi di cinghiali sulle carreggiate. «Coldiretti-Calabria – ha scritto il presidente Molinaro – segue questa vicenda da anni e ha dato precise indicazioni sul fatto che il proliferare indisturbato degli animali compromette non solo le attività agricole legate al territorio e lo stesso equilibrio dell’eco-sistema determinando squilibri innaturali e difficilmente sanabili, ma mette a repentaglio anche l’incolumità delle persone coinvolte in incidenti stradali per la presenza dei cinghiali sulle strade». Intanto, sempre secondo Coldiretti-Calabria, il “mercato” dei cinghiali, con il diffondersi dell’attraente marchio “nero”, diventa sempre più appetibile ma rimane completamente privo di qualsiasi garanzia di carattere sanitario, come del resto testimonierebbero alcuni rapporti delle ASP che certificano casi di brucellosi, dannosi per la salute umana e per gli allevamenti. E allora cosa bisogna fare? Siccome la Calabria, per una parte consistente del suo territorio, è caratterizzata da vaste aree ricadenti in parchi nazionali e regionali dove è forte la presenza di cinghiali, gli Enti-Parco devono procedere alla formulazione di un “Piano di Contenimento”, mentre la Regione Calabria, da parte sua, deve ridefinire le aree interessate al fenomeno e procedere con più celerità a liquidare i danni subiti dagli agricoltori evitando procedure complesse e farraginose che spesso e volentieri scoraggiano gli agricoltori dal farvi ricorso. Ma la proposta innovativa, secondo Coldiretti, è quella di abilitare gli agricoltori che hanno la licenza di caccia ad abbattere i cinghiali. Solo così, secondo Coldiretti, si può ridurre il numero di questi pericolosi ungulati e contenere i danni delle loro scorribande nei campi in cerca di cibo.

Pino La Rocca