Amendolara-27/11/2018:  Lettera aperta ai deputati Calabresi del Sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli

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 Lettera aperta ai deputati Calabresi del Sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli
Ill.mi onorevoli,
non potevo esimermi dal raccogliere la richiesta di aiuto dei lavoratori ex Lsu -Lpu del Comune di Amendolara di cui mi onoro di essere primo cittadino. Una richiesta di aiuto intrisa di preoccupazione per un futuro lavorativo che oggi appare incerto più che mai. A pochi giorni ormai dal 31 dicembre i ex Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità di Amendolara, dell’Alto Jonio Cosentino e di tutta la Calabria sono abbandonati a sé stessi senza nessuna garanzia. Persone adulte, padri e madri di famiglia con figli da mantenere e mutui da pagare sono seriamente preoccupati di ritrovarsi in mezzo ad una strada senza lavoro né prospettive future. Non potevo restare sordo al loro grido di allarme e di richiesta di aiuto, cercando di coinvolgere tutti i sindaci del mio comprensorio e della Calabria, notando però sfiducia ed impotenza. Ritengo che la deputazione calabrese in Parlamento, che tanto ed in più occasioni ha mostrato vicinanza ai piccoli comuni debba prendere coscienza di questa enorme problematica che riguarda circa 4.500 persone con un indotto che coinvolge tantissime famiglie, molte delle quali monoreddito. L’Alto Jonio cosentino e la Calabria tutta è un crogiuolo di piccole municipalità che grazie al lavoro quotidiano dei lavoratori Lsu-Lpu riesce a garantire i servizi essenziali per gli abitanti e, al tempo stesso, i loro stipendi fungono da ossigeno indispensabile per l’economia dei piccoli borghi creando un indotto economico senza il quale tante di queste comunità andrebbero in serio affanno. 
Pertanto Vi invito tutti ad Amendolara, assieme ai sindaci, alle associazioni, ai sindacati, ai cittadini, ai lavoratori stessi a prendere parte al sit-in che ho organizzato per giovedìh 29 novembre 2018 dalle ore 10 alle ore 12 nei pressi dell’ex Hotel Grillo, in Marina. Sarà un’occasione importante dove il Governo e soprattutto i parlamentari di questa area della Sibaritide (mi riferisco in particolare agli onorevoli pentastellati di Governo quali Rosa Silvana Abate, Elisa Scutellà, Francesco Sapia, Francesco Forciniti), potranno mostrare vicinanza alla popolazione e rassicurarli sul loro futuro occupazionale. E’ una sfida di civiltà e di eguaglianza sociale che il Governo non può ignorare, ad iniziare dal premier Conte e dai vicepremier Salvini e Di Maio che si trova a capo anche del Dicastero del Lavoro.
C’è tanta preoccupazione negli occhi di questi lavoratori, che rischia di tramutarsi in una guerra tra poveri se soltanto, malauguratamente, noi sindaci ci trovassimo costretti a dover scegliere tra di loro quelli da stabilizzare. Una guerra tra poveri: tra i lavoratori, ma anche tra lavoratori e sindaci, con questi ultimi che ad oggi non hanno le minime risorse per poter intraprendere simili percorsi di stabilizzazione. Noi sindaci siamo un quotidiano frangivento, il primo e l’ultimo baluardo di garanzia dei cittadini e non possiamo essere lasciati soli al cospetto di simili problematiche, talmente grandi da mettere in discussione la serenità di una famiglia. Non capisco perché nel Nord Italia quando chiudono fabbriche con poche decine di operai, i media nazionali accorrono in massa per gridare allo scandalo, dando voce ai politici che cercano di trovare soluzioni adeguate. Mentre qui, nel nostro sventurato Sud, di fronte a quasi 5000 lavoratori che rischiano di restare a casa,  tutto tace !!!???
Perché!!!???
Per favore qualcuno risponda,  qualcuno mi dica che tutto ciò  non è  vero !!!???
Inceve penso chd sia prprio così !!!
Un silenzio assordante che purtroppo allontana ancora di più i cittadini dalle istituzioni. Sempre la solita storia: esistono ancora, quindi, cittadini di Serie A e cittadini di Serie B? 
f.to
Il sindaco di Amendolara (Cs), avv. Antonio Salvatore Ciminelli