Trebisacce-30/01/2019: Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari: l’amministrazione comunale corre ai ripari e chiede il ripristino di un servizio

TREBISACCE Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari: l’amministrazione comunale corre ai ripari e chiede il ripristino di un servizio che, considerate le distanze da Castrovillari e Rossano dove sono dislocati i Distaccamenti permanenti, si è rivelato essenziale in tutte le situazioni di emergenza verificatesi nel vasto territorio che va da Rocca Imperiale a Sibari nel corso degli ultimi 20 anni. Ed è per questo che il sindaco di Trebisacce Franco Mundo, preso atto della chiusura del Distaccamento, ha chiesto al Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cosenza, l’immediata riapertura del Distaccamento di Trebisacce. Una richiesta opportuna e legittima, questa, che comunque doveva essere sottoscritta da tutti i sindaci dei comuni dell’Alto Jonio che nel corso di tutti questi anni hanno beneficiato di questo importante servizio. Del resto, considerate le distanze, non sarebbe neanche azzaradto richiedere l’apertura di un Distaccamento permanente dei VV.FF. «Da oltre venti anni – ha scritto il sindaco di Trebisacce alle autorità in indirizzo – a Trebisacce è operativo il Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari, che di fatto hanno operato ininterrottamente in tutti i diciassette comuni del Comprensorio, da Cassano Jonio–Sibari a Rocca Imperiale, nonché, soprattutto nei mesi estivi, nei comuni del Pollino e del Basso Jonio». Preso atto del D.L. n. 97 che in pratica ha abolito la figura del Vigile del Fuoco “volontario” e creato la figura del Vigile del Fuoco “discontinuo”, il sindaco Mundo, ritenendo essenziale disporre di questo importante avamposto di sicurezza, ha chiesto il ripristino del servizio, «al fine – si legge nella richiesta – di garantire l’operatività degli stessi ad essere impiegati per tutte le contingenze  di soccorso pubblico, disponendo, di fatto, la riapertura del Distaccamento di Trebisacce. Vi è infatti – si legge ancora nell’istanza del primo cittadino che ribadisce la disponibilità del Comune a farsi carico di tutte le spese derivanti dal mantenimento del Distaccamento – una chiara ed indifferibile esigenza di garantire tale servizio poiché spesso gli attuali Distaccamenti permanenti di Rossano e Castrovillari non possono garantire il servizio con la dovuta tempestività, soprattutto nei tanti comuni montani dell’Alto Jonio Cosentino. Si chiede pertanto – si legge nella comunicazione istituzionale del sindaco – di voler disporre l’immediata chiamata in servizio di tutti i Volontari, compresi quelli dichiaratisi disponibili per le strutture centrali, nonché di quanti già hanno formulato istanza per l’arruolamento volontario e sono tuttora in attesa della convocazione, ovviando così anche al disservizio creato e sollevando, peraltro senza alcun onere per il Ministero, i Distaccamenti permanenti da ulteriori interventi». Al fine di fornire un segnale di grande disponibilità da parte del Comune rispetto al prezioso contributo alla sicurezza offerto in questi anni dal Distaccamento dei Volontari dei Vigili del Fuoco Volontari a Trebisacce,  il sindaco della città ha comunicato che «si sta procedendo anche all’accensione di un mutuo con la Cassa DD.PP. finalizzato alla costruzione di una apposita Caserma dei VV.FF., il cui progetto è già stato approvato e autorizzato dal Comando Provinciale di Cosenza. «Restiamo pertanto in fiduciosa attesa – ha raccomandato l’avv. Mundo – di un riscontro immediato, proprio in funzione della inderogabile necessità di tutto il territorio di poter continuare a godere della disponibilità di un servizio così importante, che riduce in misura sostanziale i pericoli per l’incolumità dei cittadini». Per dovere di cronaca va segnalato che il sindaco di Trebisacce ha contattato personalmente il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco che, d’intesa con il Ministero degli Interni, starebbe già provvedendo ad avviare il procedimento per la riapertura del Distaccamento.

Pino La Rocca