Trebisacce-16/08/2019: Ennesimo furto con scasso allo Sportello CUP

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TREBISACCE Ennesimo furto con scasso allo Sportello CUP di Trebisacce: trafugato l’intero incasso dei giorni della settimana che hanno preceduto il Ferragosto. Un bottino, forse dimezzato, per via del periodo festivo ma che, da un calcolo approssimativo, si aggirerebbe attorno a duemila euro. I ladri, entrati in azione nel corso della notte tra giovedì e venerdì, operando indisturbati e utilizzando con rara destrezza gli attrezzi del mestiere, hanno letteralmente squarciato l’apertura della cassaforte (nella foto) portando via tutto il contenuto in denaro. Per la verità non è la prima volta che il “Chidichimo”, privo di qualsiasi impianto di video-sorveglianza, oltre che a subire il drastico taglio di reparti e di servizi sanitari, è fatto oggetto di reiterati furti da parte dei ladri. Approfittando infatti della facilità con cui, specie di notte, si entra e si esce, i soliti ignoti finora hanno svaligiato, a turno, prima i locali sotterranei, poi la Farmacia da cui hanno portato via medicinali costosissimi e, nel frattempo, per più volte, lo stesso CUP. Il furto però questa volta si è dimostrato più laborioso del solito perché la cassaforte dove viene custodito l’incasso della settimana, che l’ultima volta era stata completamente sradicata e asportata insieme al contenuto, proprio in ragione delle esperienze già maturate, è stata cementata e saldamente ancorata ad una colonna di cemento armato realizzata apposta per cui i ladri, da quanto si è appreso, dopo aver fatto un primo tentativo non riuscito alcune settimane addietro, hanno individuato quale poteva essere il punto debole e si sono attrezzati di un “flex” e di un classico “piede di porco”. Con il primo hanno creato una scanalatura laterale allo sportello di apertura e quindi, introducendo e facendo leva con l’altro attrezzo, hanno forzato e squarciato l’apertura della cassaforte mettendo così le mani sui soldi. Questa volta, forse contenti del bottino, i ladri hanno pure trascurato gli spiccioli contenuti nei distributori di bibite che l’altra volta avevano invece accuratamente svuotato. Come mai – queste le domande che circolavano stamattina tra i presenti – nonostante gli immancabili e prolungati rumori, provocati soprattutto dalla lama del “flex”, nessuno ha sentito niente? Eppure, al piano superiore dello stabile c’è la Lungodegenza e poco più avanti l’ingresso del Pronto Soccorso. Come mai, questa la domanda, forse pleonastica, che sicuramente resterà senza risposta, non si provvede a razionalizzare meglio la guardianìa notturna e/o a dotare il “Chidichimo” di un impianto di sicurezza che tenga lontano non solo i ladri ma gli stessi pazienti e gli operatori sanitari che, in questo modo, sono esposti a qualsiasi rischio?

Pino La Rocca