Trebisacce-28/08/2019: Per Petta l’insegna di Pronto Soccorso va rimossa

A. Petta

TREBISACCE Ex ospedale “G. Chidichimo”: l’insegna di “Pronto Soccorso” è ingannevole e perciò va subito rimossa. La pensa così il consigliere comunale “indipendente” Andrea Petta che a questo proposito ha scritto una lettera aperta al sindaco Franco Mundo, nonchè ai vertici pro-tempore dell’Asp di Cosenza ed al Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro dal debito sanitario Saverio Cotticelli avente ad oggetto la richiesta di rimozione del cartello “Pronto Soccorso” presso il presidio sanitario di Trebisacce. Nell’arrivare alla drastica soluzione di chiedere l’eliminazione di detto cartello e di sostituirlo con quello di “Punto di Primo Intervento”, il consigliere Petta parte dal presupposto che, a suo dire, «non sussistono i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi previsti e le figure mediche di supporto perché possa parlarsi, tecnicamente, di Pronto Soccorso in quanto, – scrive ancora l’ex vice-sindaco Petta – come è noto, il Pronto Soccorso necessita di varie figure specialistiche, di Divisioni Ospedaliere a supporto e di un Blocco Operatorio che consentano la gestione di tutte le emergenze, compreso il Codice Rosso, cioè il pericolo di vita, causato, ad esempio, da uno stato di shock, da emorragie o traumi, da emergenze ostetriche e chirurgiche». Secondo il consigliere Petta, così come si presenta oggi,  il presidio sanitario di Trebisacce è da considerare un semplice “Punto di Primo Intervento” anche se rafforzato dalla presenza degli Anestesisti, la cui presenza, tra l’altro, è finora risultata intermittente a causa del ritardato rinnovo  del Contratto “a scavalco”. «Non va infatti sottovalutata – incalza ancora il Funzionario dell’Ufficio delle Entrate di Castrovillari – la sussistenza del rischio concreto che il cartello “Pronto Soccorso” possa ingenerare, nella nostra comunità e in quelle del Comprensorio, delle aspettative di prestazioni sanitarie e di un servizio “salvavita” che non potranno essere assolutamente soddisfatti con le dotazioni umane, professionali, strumentali, organizzative allo stato esistenti». Riflettendo sul fatto che, se un paziente in condizioni di emergenza sanitaria, si rivolge al Pronto Soccorso di Trebisacce che a suo dire non è in grado di assicurare l’assistenza sanitaria adeguata, non si fa altro che ritardare il tempo dell’intervento, la qual cosa, in taluni casi, può diventare fatale. «Nelle condizioni date, – aggiunge ancora Andrea Petta – è innanzitutto a rischio la salute dei pazienti, nei quali il suddetto cartello, da ritenere mistificatorio della realtà fattuale, può ingenerare un affidamento fallace…anche perchè nelle condizioni attuali si viene a determinare una situazione oggettiva di grave stress lavorativo per i medici, costretti talvolta a fronteggiare a mani nude situazioni di particolare complessità e delicatezza senza essere messi nelle condizioni di poter lavorare con efficacia e serenità e in un clima di complessivo benessere organizzativo…». Fatta dunque salva, secondo lo stesso consigliere Petta, la necessità di profondere il massimo impegno per la riapertura dell’Ospedale di Trebisacce e per ottenere, nel frattempo, tutte le figure indispensabili, a partire dagli Anestesisti, perché il Pronto Soccorso sia veramente tale a garanzia della salute delle popolazioni dell’Alto Jonio, il consigliere Petta ha sollecitato i destinatari della lettera aperta, «ciascuno per quanto di propria competenza, di attivarsi per la rimozione dell’insegna che riporta la dicitura “Pronto Soccorso” presso il presidio sanitario di Trebisacce e per sostituzione con la locuzione di “Punto di Primo Intervento” e tutto ciò – ha concluso il consigliere comunale “indipendente” Andrea Petta – nell’interesse supremo della salute e della sicurezza dei cittadini e nell’auspicio che vengano adottate tutte le iniziative per la creazione, in tempi brevi, di un vero “Pronto soccorso”, dotato dei supporti, delle attrezzature e delle figure professionali previste dalla legge vigente».

Pino La Rocca