Oriolo-07/04/2020: Coronavirus: ancora in crescita i contagi:ora sono ben 21

ORIOLO Coronavirus: salgono ancora, purtroppo, i soggetti contagiati dal virus nel piccolo borgo dell’Alto Jonio nel quale i casi positivi al contagio sono arrivati a 21, di cui 4 sono ricoverati in Ospedale e 17 invece restano in isolamento presso le proprie abitazioni. La grave escalation dei contagi ad Oriolo, proprio perché in controtendenza rispetto alla casistica regionale, preoccupa non poco la Presidente della Regione Jole Santelli e tutto il Dipartimento di Igiene e Sanità della Regione diretto dal dottor Antonio Belcastro tanto che si stanno valutando diverse ipotesi per bloccare l’ulteriore diffusione del Coronavirus. Succede così che uno dei borghi antichi più belli e più suggestivi della Calabria, dotato di un patrimonio ambientale di grande valore storico-artistico e culturale, è diventato ormai un pericoloso focolaio di contagio che, se non si interviene con una urgente ed efficace terapia d’urto, rischia di diventare quello che Codogno Monzese e Vò Euganeo agli inizi del mese di marzo hanno rappresentato per la Lombardia e per il Veneto. Secondo le notizie provenienti nelle ultime ore dall’Azienda Sanitaria Provinciale, come si diceva, i casi accertati finora sono 21, con un incremento di 6 unità tra le giornate di venerdì e sabato e 6 tra domenica e lunedì. Tutto questo, come si diceva, tiene in apprensione la Presidente Santelli, il dottor Belcastro e il Comitato Tecnico-Scientifico Regionale che dal primo Aprile, dopo i primi due casi del dipendente dell’Asp e della Sindaca Simona Colotta risultati positivi al contagio e tuttora ricoverati in Ospedale, hanno blindato il paese dichiarandolo “zona rossa”. Ma tanto non è bastato perché evidentemente altre persone avevano già in precedenza contratto il virus e lo tenevano in incubazione, per cui ora sono allo studio soluzioni più drastiche e, si spera, più incisive: la prima, visto che si tratta di una comunità poco più numerosa di 2mila abitanti, quella di sottoporre tutta la popolazione all’esame del tampone e, la seconda, quella di chiedere a ogni singolo cittadino di isolarsi dal resto della famiglia sistemandosi, ove possibile ovviamente, in stanze diverse. Il rischio di ulteriori contagi è infatti elevato e in una comunità che proprio nel mese di aprile, nei giorni del 23 e 24, festeggia solennemente i suoi Santi Protettori San Francesco di Paola e San Giorgio Martire, oggi si respira un’aria pesante perché la preoccupazione è tanta e non risparmia nessuno.

Pino La Rocca