Calabria-11/11/2020: SANITÀ, UDICON CALABRIA: “COMPETENZA TORNI AI CALABRESI”

 COMUNICATO STAMPA

 

SANITÀ, UDICON CALABRIA: “COMPETENZA TORNI AI CALABRESI”

 

Corigliano-Rossano (Cs), martedì 10 novembre 2020 – “La bomba mediatica esplosa a seguito dell’intervista del Ex Commissario alla sanità calabrese Cotticelli ha generato una “corsa agli armamenti” – esordisce così il Commissario Regionale Udicon Calabria Nico Iamundo – il rischio è che a volte la toppa potrebbe risultare peggio del buco. La volontà del Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì di convertire nuovi posti letto Covid anche al Nicola Giannettasio, non potrà che determinare l’ulteriore indebolimento del presidio ospedaliero che si vedrà costretto a rinunciare a quei reparti che già soffrono la carenza di personale e strumenti. Le strutture semmai vanno valorizzate e non penalizzate. Il Sindaco Flavio Stasi – conclude Iamundo – anche nella sua qualità di presidente della conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza sulla sanità, si faccia portavoce della netta contrarietà rispetto a questo gioco. Altrimenti ne saranno complici e dovranno poi risponderne ai cittadini”. Come se non bastassero le figuracce nazionali legate alla precedente gestione commissariale – aggiunge Ferruccio Colamaria, responsabile provinciale U.Di.Con. Cosenza – il Governo sembra non aver afferrato, probabilmente, la gravissima situazione sanitaria in cui versa la Calabria, tanto da voler affidarla in mani per niente rassicuranti. I calabresi – esclama il presidente provinciale Udicon – non ci stanno più! La misura è abbondantemente traboccata. Stavolta si rischia seriamente un disordine sociale senza precedenti perché non solo questo territorio è stato scippato nei suoi servizi e diritti fondamentali, ma è stato deriso e mortificato da personaggi imposti dall’alto e all’interno di giochi di potere politico. La sanità deve tornare ad essere di competenza dei calabresi! Nessuno – conclude Colamaria – deve ritenersi esente da responsabilità. La politica calabrese degli ultimi anni ha il demerito di aver sperperato risorse preziose e umiliato la sanità regionale con scelte inappropriate.