Trebisacce-11/03/2022: Fials:Lettera Aperta del Sindacato Fials al Commissario La Regina

 

Lettera Aperta del Sindacato Fials al Commissario La Regina

 

Egregio Commissario La Regina,

è cronaca di questi giorni, e precisamente nell’Ospedale Santa Chiara di Trento (UOC di Ginecologia), il verificarsi della medesima situazione presenti in alcune UOC della nostra ASP e che la scrivente O.S. Vi ha segnalato da svariati mesi, ad  oggi  senza riscontro alcuno. Vogliamo ricordare che in quel di Trento, per la scomparsa della D.ssa Sara Pedri sono indagati il Direttore dell’UOC e la sua Vice con specifici capi d’accusa per le vessazioni ed abusi a cui la povera Dottoressa era sottoposta quotidianamente nel Reparto. La cosa più grave rimane il fatto che numerose testimonianze sono state raccolte a supporto ed a favore della stessa scomparsa. Nella nostra ASP però, quando un Sindacato svolge il proprio ruolo istituzionale, diventa “SPECIE DI SINDACATO”. Questa definizione viene data da chi, a capo di una UOC come quella della Cardiologia di Rossano a cui il sindacato contesta atteggiamenti arcaici di remota memoria e che pensa di gestire in una Azienda pubblica un proprio feudo. In questa UOC si ignora il rispetto dei ruoli, la responsabilità e l’autonomia professionale infermieristica e non. A queste logiche di Baronie vogliamo ricordare che, oggi, vige nei reparti e servizi l’osservanza delle Norme contrattuali ed il rispetto delle regole, al fine di garantire quella necessaria serenità lavorativa all’interno degli stessi Reparti. Senza nulla togliere alle proprie capacità professionali, il rispetto delle regole prescinde dalla competenza e che ciò viene regolamentato dai Contratti Collettivi Nazionali. Per certa gente il Sindacato diventa” SPECIE” quando non si presta ad inciuci vari, quando dopo svariati tentativi di mediazione con la Direzione Generale, senza avere avuto alcun riscontro o intervento, si deve ricorrere alla stampa per rendere edotta l’opinione pubblica di ciò che accade in alcune UU.OO.CC. Aziendali e che, sicuramente, sono alla base di quelle forme di disservizi che l’utenza incontra nella sua quotidianità per esigenze sanitarie. Parliamo dell’UOC di Cardiologia di Rossano per non parlare della Pediatria di Castrovillari dove viene utilizzato personale non adeguato alle cure dei neonati su imposizione del Direttore inducendo il personale comandato e vessato a svolgere ruoli che non gli competono a proprio rischio e pericolo e di cui la Direzione Generale è stata portata a conoscenza da tempo senza dare soluzioni alla delicata situazione. Per non parlare poi della postazione 118 di San Giovanni in Fiore dove la situazione ha raggiunto livelli insopportabili per alcuni Dipendenti con la benedizione del proprio Direttore di UOC nel vessare da anni lavoratori validi professionalmente che non vogliono sottostare ai Diktat di chi vuole spadroneggiare. Ormai questa “SPECIE DI SINDACATO” non ha più parole da spendere inutilmente con il Commissario dell’ASP di Cosenza con il quale ha avuto svariati incontri nel merito con il tentativo di dare soluzione a queste problematiche e ad altre e che, nonostante le rassicurazioni dello stesso, hanno prodotto nulla. Vogliamo ricordare al Legale rappresentante dell’ASP che (avrebbe l’obbligo ad estirpare detti atteggiamenti), che prestare il fianco a dette situazioni significa risponderne personalmente nelle opportune sedi dove il sindacato ed i dipendenti interessati si rivolgeranno per ripristinare la legalità. Una domanda sorge spontanea: non potrebbero essere, forse, queste situazioni in talune Unità Operative Aziendali a dissuadere i medici da reclutare e che disertano i concorsi? Vogliamo infine ricordare ai Sig.ri Baroni che ”QUESTA SPECIE DI  SINDACATO” darà sempre battaglia a chi non rispetterà le regole dettate dal CCNL e che mai, e poi mai, si renderà correo in una Azienda Pubblica  di chi pensa di gestire un proprio feudo o partecipa a fanfarate varie  per galleggiare, ma principalmente per illudere cittadini e dipendenti.

La FIALS resta a disposizione di quanti vogliono avere contezza di ciò che accade nell’ASP di Cosenza, con l’esibizione della relativa documentazione a dimostrazione degli abusi perpetrati qualora ne facciano richiesta. La FIALS non vuole altri casi di esasperazione come all’ospedale di Trento, ma garantire ai dipendenti serenità e rispetto della legalità nell’espletamento del proprio lavoro.

Trebisacce lì 11 marzo 2022

 

                                     IL SEGRETARIO AZIENDALE ASP COSENZA

 

ANTONIO PAOLINO