Rocca Imperiale- 25/05/2024: Presentato il libro “Buon Giorno Prete”, di don Domenico Cirigliano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rocca Imperiale: 25/05/2024

Presentato il libro “Buon Giorno Prete”, di don Domenico Cirigliano

E’ stato presentato con successo di partecipazione e ricchezza di contenuti il libro di Don Domenico Cirigliano dal titolo “Buon Giorno Prete”, venerdì 24 maggio, all’interno della Parrocchia “Visitazione della B.V. Maria”, di cui è parroco Don Giuseppe Cascardi. Nella coincidenza del Trigesimo di Don Domenico Cirigliano si è realizzato il desiderio- sogno di un sacerdote che tanto aveva da raccontare della sua opera pastorale e che è riuscito a lasciare una bella traccia educativa alle nuove generazioni. Una copia del libro è stata, infatti, donata gratuitamente ai fedeli perché si possa leggere e meditare sui suoi contenuti di vita e di speranza per una società migliore. Al tavolo dei relatori S.E. Mons. Francesco Savino (Vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio e Vice presidente della CEI), Avv. Giuseppe Ranù (Sindaco di Rocca Imperiale), Dott. Vincenzo La Camera (Giornalista e Direttore di Paese24.it), Dott.ssa Federica Grisolia (Giornalista), Don Francesco Faillace (Delegato CEC per la Pastorale Carceraria, Cappellano del carcere di Castrovillari e Docente presso il Filangieri di Trebisacce), la Sig.ra Elvira (nel ruolo di lettrice di alcuni passi del libro) e nel duplice ruolo di moderatore e relatore Don Giuseppe Cascardi. Giuseppe Ranù ha ringraziato Don Domenico per la sua grande opera pastorale svolta all’interno della comunità come parroco della chiesa Madre e come Sacerdote presso il Santuario “S. Maria della Nova”, in Cesine. Ha ricordato, ancora, che è stato un Sacerdote che ha saputo dialogare con la politica e stare vicino ai deboli che ha saputo ascoltare e infondere loro speranza e donare aiuti. Il Vescovo Savino ha evidenziato l’inquietudine e la solitudine di don Domenico. ”Il cuore di Don Domenico si è fermato a “Malaspina” e ben ha saputo interpretare i sentimenti del carcerato e le sue difficoltà di inserimento nella società”. Ha ancora parlato della spiritualità di Don Domenico come prete della prossimità. “Questa sera chiediamo perdono a Don Domenico perché non abbiamo capito la sua solitudine e la sua inquietudine”. Don Giuseppe Cascardi ha raccontato passo passo la biografia e il servizio pastorale svolto negli anni da Don Domenico e di quello svolto a “Malaspina”. E ha dedotto dai contenuti del libro che il “Malaspina” non è un luogo solo di punizione, ma rappresenta un luogo di riabilitazione per questi giovani che hanno commesso degli errori. Infine ha elogiato la Sig.ra Lucia Spagna che ha assistito in modo esemplare il sacerdote sino al suo ultimo respiro. Per Vincenzo La Camera il libro esiste grazie a Padre Domenico e lui e Federica Grisolia sono stati la sua penna. Ha raccontato che sono stati contattati da Tiziana Battafarano per occuparsi della stesura del libro. Don Domenico ci ha consegnato fogli di carta pieni di appunti e ritagli di giornali da cui tirare fuori il libro. Io e Federica ci siamo messi al lavoro e intanto Don Domenico ci diceva “E che ci vuole!”. Ci siamo riusciti e pochi giorni prima dei suoi 80 anni gli abbiamo consegnato il libro e abbiamo letto nel suo sguardo la felicità e il coronamento del suo sogno-desiderio e finalmente abbiamo ricevuto un “Grazie!”. La Camera ha infine ringraziato l’Editore Giuseppe Aletti e “con la sua collaborazione alla realizzazione del libro ha mostrato il suo attaccamento alla nostra terra”. E ancora: “Oggi dico che per completare il desiderio di Don Domenico occorre far circolare il libro nelle scuole come esempio di vita e crescita interiore per i giovani”. Intanto la Sig,ra Elvira legge un passo del libro sul tema della capacità di recupero del carcerato. Per Federica Grisolia i fogli con gli appunti si sono trasformati in un libro che è sempre stato un desiderio di Don Domenico. E nonostante il dolore per la malattia non ha perso mai il desiderio di poter vedere il libro. Don Domenico è stato capace di dare voce a chi non ha voce. E’ stato il prete degli ultimi e questo lo ha reso ancora più grande. Con i suoi contenuti ha proposto la crescita interiore e il rispetto per la vita. Per don Francesco Faillace il carcerato va educato al bene e non rieducato. “Non bisogna essere mai meno misericordiosi di Dio”. “Con la pastorale si inizia a capire cosa fa un prete durante il suo cammino”.

Franco Lofrano