
Francavilla Marittima-19/05/2025: Commemorazione della nobildonna Maria Vittoria Vitalone de Fatti a sei mesi dalla morte.
Commemorazione della nobildonna Maria Vittoria Vitalone de Fatti a sei mesi dalla morte.
Allentate le imbruniture del lutto stretto, Maria Vittoria Vitalone de Fatti, scomparsa dopo una lunga malattia a Francavilla Marittima nello scorso novembre, è stata commemorata nelle messe di suffragio che si sono celebrate nel paese ionico presso il Santuario della Madonna degli Infermi (già Cappella di patronato dei baroni de Benedictis Toscano) e in Napoli presso la Congregazione delle Religiose Francescane di sant’Antonio, cui la nobildonna era molto affezionata.
Figlia di Bruno, tenente dei vigili urbani, e di donna Romilda Amelia de Fatti, Maria Vittoria discendeva dai Tristano, una delle più antiche famiglie di Francavilla Marittima, collocata dal catasto onciario e da altre fonti settecentesche tra quelle viventi more nobilium (non è un caso se tra i componenti del ‘fuoco’ carolino compare un’omonima ava di Maria Vittoria, donna Vittoria Tristaina inseime ad altri membri ‘addetti alla grammatica’). I Tristano composero, nelle terre tra i grandi feudi di Cerchiara e di Cassano, quell’operoso ceto di mezzo che in seguito all’eversione della feudalità si affermò come nuova classe dirigente: nella specie, anche acquistando agli incanti, contro i Serra, parte del florido feudo di Angherrano meglio conosciuto come Cicirello che i potenti feudatari di Cassano avevano espropriato manu militari ai baroni de Benedictis Toscano; con i miti signori di Cicirello invece i Tristano mantennero sempre rapporti di familiarità e di amicizia.
Essendosi formata nelle scuole più prestigiose, tra Napoli e Firenze, seguendo, insieme alla madre e alla sorella, gli spostamenti, per motivi di servizio del padre, Maria Vittoria, dopo il congedo del genitore, si è stabilita con la famiglia in Calabria, per l’appunto nelle proprietà avite di Cicirello, affrontandovi le evenienze, belle e brutte, della vita. Colpita da un male incurabile, ha accolto la lunga sofferenza con grande dignità, spegnendosi serenamente nel primo pomeriggio del 15 novembre 2024 munita di tutti i conforti religiosi.
Ricorrendo i sei mesi dalla morte, nel vuoto di una pesante assenza, i familiari di Maria Vittoria, i quali l’hanno accudita amorevolmente fino alla fine, hanno inteso ringraziare, ancora una volta, il dottore Francesco Montilli, medico curante della nobildonna; il reparto oncologico dell’Ospedale di Castrovillari, in particolare il dottore Ivano Schito, per la professionalità con cui la stessa è stata curata; nonché tutti gli operatori sanitari, sia delle strutture pubbliche che di quelle private, in particolare la signora Natasha Di Rago, per la dedizione umana e l’insostituibile assistenza domiciliare prestata fino all’ultimo dei suoi giorni.
Giovanni Brandi Cordasco Salmena