TREBISACCE -26/07/2025: Toccante cerimonia di intitolazione di via Pisa al marò Fedele Cataldi

 

 

 

 

 

 

 

TREBISACCE Via Pisa, una delle strade dell’antico borgo marinaro, da ieri, venerdì 25 luglio 2025, a conclusione dell’iter burocratico previsto, è diventata via Fedele Cataldi in quanto intitolata al compianto Marò trebisaccese Fedele Cataldi la cui famiglia ha abitato in via Soccorso n. 5 nei pressi dell’ormai ex via Pisa e che da ieri è annoverato per merito tra i suoi figli più illustri che, per difendere l’Italia nel corso della prima e seconda guerra mondiale, sono partiti per il fronte e non hanno fatto più ritorno a casa. “Trebisacce – ha affermato il prof. Piero De Vita storico e rappresentante dell’Associazione Culturale “L’Albero della Memoria” (presidente la Signora Maria Francesca Aloise) nel ricordare quella triste pagina di storia – non dimentica mai i figli che hanno dato la vita per la regalarci una Patria grande, libera e democratica”. E così, insieme al valoroso bersagliere Alfredo Lutri caduto sul fronte russo dopo aver compiuto un’impresa eroica, insieme al Sottotenente Medaglia d’Argento Ottavio De Meo perito nella prima guerra mondiale a cui è intitolata Piazza della Stazione, insieme al trebisaccese Giuseppe Amerise perito nelle acque del Mediterraneo Occidentale a bordo del Sommergibile della Regia Marina “Andrea Provana” a cui è intitolato il Gruppo ANMI di Trebisacce, la comunità tutta, su richiesta pressante dei figli e per il solerte interessamento dell’Assessore con delega al Centro Storico Mimma De Marco, ha reso omaggio e da ieri, 25 luglio 2025, farà memoria per sempre del Marò Fedele Cataldi di Trebisacce anche lui perito, insieme a oltre 1.800 soldati, avieri e marinai a seguito dell’affondamento del piroscafo “G. Donizzetti”. Affondamento che, secondo la ricostruzione storica alquanto controversa e piena di ombre che il prof. Piero De Vita è riuscito a dissipare, è avvenuto davanti all’isola di Rodi, nel mar Egeo, per mano di un fuoco amico-nemico non meglio identificato causato dal disorientamento generale provocato dall’armistizio dell’8 settembre, a seguito del quale oltre 35mila soldati, avieri e marinai italiani che hanno risposto al reclutamento, sono risultati morti oppure dispersi, rinchiusi e ammassati a bordo di treni e di navi per essere deportati nei campi di concentramento. Tra i caduti in mare anche il compianto Marò Fedele Cataldi che, perito come il Sommergibilista Giuseppe Amerise nel fondo del Mediterraneo, hanno inaugurato quel grande cimitero sommerso dove ancora oggi finiscono i disperati delle rotte dei migranti. Ad aprire la cerimonia di intitolazione della strada avvenuta alla presenza del Presidente Lgt. Fabio Mazzotta e di rappresentanti del Gruppo ANMI di Trebisacce, dei figli, dei familiari e di un folto pubblico tra cui il Presidente della Pro Loco Prof. Nino Chinnici, è stato il Cav. Pasquale Colucci Consigliere Nazionale dell’ANMI che, nel prendere la parola, ha rivendicato l’onore e come marinaio l’orgoglio di annoverare tra i caduti in mare di tutte le guerre un altro illustre figlio di Trebisacce il cui nome e la cui immagine, come ha ricordato il Lgt Pasquale Colucci, erano già presenti presso il Monumento di Piazza Mazzini. Ha quindi parlato il Sindaco della città Avv. Franco Mundo il quale, in riferimento ai conflitti esistenti che oggi come allora continuano a provocare distruzione e morte, ha detto che è compito della politica risolvere i conflitti attraverso la via diplomatica e la mediazione. E’ quindi seguito l’intervento del prof. Piero De Vita che, da par suo, ha ricostruito e fatto luce, a beneficio degli stessi familiari, sulla vicenda personale del Marò Fedele Cataldi perito a seguito dell’affondamento del “Donizzetti” dove era stato stivato per essere trasferito in Europa insieme a oltre 1.800 soldati, avieri e marinai che, ad armistizio avvenuto, speravano di fare ritorno a casa. Prima della conclusione della toccante cerimonia conclusasi con un bel buffet offerto dai familiari e vissuta con grande commozione soprattutto dai figli che tra le lacrime hanno ringraziato l’amministrazione comunale per l’attenzione verso il loro genitore, l’Assessore Mimma De Marco ha letto la preghiera del marinaio mentre nell’aria risuonavano le toccanti note del silenzio.

Pino La Rocca