Trebisacce-27/07/2025: Rifondazione Alto Jonio:Buona domenica a chi non c’è mai

Buona domenica a chi non c’è mai

Tante parole ma poi: sempre assenti. Salvo che si tratti della saga del paese, dove sfoderare i loro sorrisi da nuovi baroni del suffragio locale o nei tavoli di concertazione col potente di turno, pure se “ufficialmente” non della loro cordata politica (se ne hanno ancora una).

A mente fredda c’è poco da commentare circa l’assoluta assenza di amministratori locali dell’Alto Jonio, in quel di Trebisacce, all’incontro con uno dei paladini regionali della lotta contro la malasanità calabra: Santo Gioffrè. C’era il centrosinistra locale, c’era l’opposizione consiliare trebisaccese, c’era una rappresentanza dei media. Chi mancava, pur debitamente invitato: il gruppone dei sindaci o dei loro rappresentanti.

Mancava Trebisacce, padrone di casa. Mancavano i Comuni vicini. C’era tanta gente comune, ma dei loro rappresentanti ai piani alti dei vari “palazzi” territoriali, nessuno. Perché esserci, d’altronde? Si parlava “soltanto” si sanità, anzi malasanità. Si parlava delle tante mafie bianche e colorate che su questo comparto bivaccano. Si parlava di chi e di cosa ha affossato la Calabria rendendola un territorio di confine, una zona di guerra.

Perché esserci, allora? Perché rischiare di essere “complici” oltre che testimoni di una serata simile di lotta, denuncia e indignazione? Hai visto mai che lo venga a sapere qualcuno a Catanzaro…

Buona domenica e buona vita, allora, a chi non c’è mai quando conta davvero. Poi, ovviamente, ci abbuffano di racconti quasi epici sulle loro trasferte presso la Cittadella Regionale ad alzare la voce per tutelare i propri amministrati. Parole, favole grottesche che spesso hanno il valore della peggiore barzelletta su Pierino.

Ma noi abbiamo buona memoria…

Rifondazione Alto Jonio