
ALTO JONIO-28/07/2025: La Caserma dei VV.FF. non è un lusso. Lettera aperta di un addetto ai lavori

ALTO JONIO Una lettera aperta rivolta alle popolazioni dell’Alto Jonio per invitarle a lottare, insieme alle istituzioni locali e al Sindacato di categoria, per rivendicare il diritto sacrosanto ad avere a Trebisacce un Distaccamento dei Vigili del Fuoco “permanente” come presidio di sicurezza per i cittadini dell’Alto Jonio. L’ha scritta, da addetto ai lavori e indirizzandola ai cittadini di Trebisacce e dell’intero Comprensorio Cosimo Di Martino, di Trebisacce, Vigile del Fuoco di professione in servizio presso il Distaccamento di Castrovillari e di Delegato Sindacale del CONAPO, una delle sigle sindacali più rappresentative della categoria. “Oggi – ha esordito Di Martino – non parliamo solo di mattoni, di porte rosse e di sirene, perché l’Amministrazione Comunale di Trebisacce, su insistente richiesta del Comando Provinciale dei VV.FF. di Cosenza, ha già provveduto a realizzare una sede destinata ad ospitare un presidio permanente dei Vigili del Fuoco, ma la nuova Caserma, realizzata peraltro in una zona baricentrica e ben collegata alla viabilità primaria, non può e non deve rimanere un’incompiuta e una cattedrale nel deserto. Ecco perché da oggi – incalza Cosimo Di Martino – celebriamo l’inizio di una battaglia di dignità, di giustizia e di resilienza, finalizzata alla conquista che stiamo da tempo inseguendo e che non è nata nei palazzi, né nei piani alti della politica, ma tra la gente, tra noi colleghi di lavoro e tra chi ogni giorno vive con il cuore in mano, aspettando un soccorso che spesso arriva troppo tardi”. In realtà Cosimo Di Martino, sia come addetto ai lavori sia come Delegato Sindacale in grado di valutare quanto i tempi di intervento dei Pompieri incidano sull’efficacia dei soccorsi, si riferisce appunto alle incolmabili distanze che dividono Trebisacce ed i paesi delle aree interne dell’Alto Jonio dai Distaccamenti dei VV.FF. di Castrovillari, di Corigliano-Rossano e di Cosenza e alle condizioni della viabilità che il più delle volte diventano dirimenti nella riuscita del soccorso. “Per mesi, – scrive ancora il Delegato Sindacale del Conapo-Cosenza – abbiamo scritto lettere, avanzato richieste, fatto telefonate, partecipato a incontri. Per settimane ci siamo sentiti ignorati come se la nostra voce fosse afona. Eppure – assicura Di Martino – non abbiamo mai smesso, perché noi sappiamo bene che ogni minuto che un Vigile del Fuoco impegna per arrivare da lontano è un minuto che spesso fa la differenza tra la vita e la morte, tra una casa salvata dal fuoco e una famiglia distrutta, tra un disastro evitato e una tragedia annunciata”. Ci hanno sempre risposto che non ci sono risorse, che non è una priorità e che non siete importanti abbastanza, ma noi – scrive Di Martino con il sostegno del Segretario Provinciale del Conapo-Cosenza Michele Leonetti e ribadendo l’appello a lottare, a non subire ed a resistere – abbiamo risposto con la sola arma a nostra disposizione: la tenacia, quella sana, quella che nasce dall’amore per la propria terra, che non si arrende davanti a un no immotivato. Quella tenacia – scrive Di Martino – che si nutre di ogni porta chiusa per bussare più forte alla porta successiva, convinti come siamo che la sicurezza non è un favore ma un diritto e il presidio permanente dei VV.FF. a Trebisacce non è un lusso ma una necessità che per troppo tempo è stata ignorata”. Per convincere tutti a sostenere questa battaglia, Cosimo Di Martino assicura che non tutto è perduto, che il progetto comincia a prendere forma e che il Sindacato di riferimento non si fermerà e continuerà a lottare finchè non vedrà sventolare quella bandiera e non sentirà quella sirena partire da Trebisacce. “La vera forza di una comunità – scrive Di Martino ricordando l’importante ruolo del Sindacato – non sta nella rassegnazione ma in una ostinata resilienza, anche quando gli interlocutori fanno finta di non vedere e di non sentire. E’ arrivato dunque il momento – scrive infine Cosimo Di Martino invitando tutti a far sentire la propria voce ed a lottare con coraggio e determinazione e ringraziando quanti hanno lottato e continuano a farlo anche oggi – che la politica dia risposte concrete e si assuma le proprie responsabilità”.
Pino La Rocca