Plataci-26/10/2015:Un incontro ravvicinato tra i protagonisti delle varie migrazioni che si sono succedute nel tempo sul percorso Albania-Italia,

Convegno PlataciConvegno sulla Lingua albanese

PLATACI Un incontro ravvicinato tra i protagonisti delle varie migrazioni che si sono succedute nel tempo sul percorso Albania-Italia, per dichiarare gratitudine al Meridione d’Italia per l’accoglienza e l’integrazione offerta, per confermare l’orgoglio dell’appartenenza alla terra del mitico Castriota Skanderbeg e per celebrare la lingua come collante dell’identità arberëshe. E’ stato questo il risultato dell’evento culturale organizzato dal Gal Alto Jonio “Federico II” in collaborazione con l’amministrazione comunale di Plataci guidata dal sindaco Franco Tursi. Un evento, rivelatosi un vero successo, organizzato e coordinato magistralmente dalla giornalista salentina Carmen Mancarella, direttore ed editore della rivista “Spiagge”, che si è concluso con la Sagra a base di prodotti tipici, canti, folklore e musica popolare intitolata “Sapori e Saperi dell’Alto Jonio” organizzata dallo Sportello linguistico comunale, dall’associazione socio-culturale “Bashkë-Insieme” e dalla scuola Primaria e Secondaria di Plataci. A offrire lo spunto al dibattito sul grande e più che mai attuale fenomeno delle migrazioni è stata la presentazione del volume di poesie autobiografiche in lingua arberëshe dal titolo “Emigrantja” di Eleni Mingu Bircaj approdata in Italia nella ben nota migrazione degli anni ’90, accolta e integrata nel Salento, le cui poesie, recitate col sottofondo della musica di Daniele Dramisino, “sono – come ha detto il prof. Costantino Bellusci – pervase da grande pathos, da sentita riconoscenza verso l’Italia, ma anche di una struggente nostalgia per la sua terra lontana”. L’evento ha dato quindi lo spunto ai relatori, Sandra Smilari responsabile dello Sportello Linguistico, Pamela Elia consigliere comunale, Costantino Bellusci scrittore e cultore arberëshe, Gianni Mazzei filosofo e poeta e Mario Brunetti già parlamentare e attuale presidente dell’Istituto ME-ME (mezzogiorno mediterraneo), di affrontare il drammatico tema delle migrazioni e dei migranti «reso complicato – ha concluso il presidente Mario Brunetti – dalla mancanza di “mediazione” provocata dalla mondializzazione e dal mercato globale che hanno determinato “la rottura” dei territori e impedito di vedere nella diversità una risorsa da accogliere e capitalizzare e non un pericolo da esorcizzare e da tenere lontano”.

 Pino La Rocca