Rocca Imperiale-21/04/2013:QUERELLE SUL SERVIZIO TELEVISIVO DI LINEA VERDE

ROCCA IMPERIALE QUERELLE SUL SERVIZIO TELEVISIVO DI LINEA VERDE

 

Il servizio televisivo che “Linea verde” ha trasmesso domenica 21 aprile, alle ore 12,20, dal titolo “In viaggio al confine tra Calabria e Basilicata” con tappa a Rocca Imperiale e Trebisacce, non è piaciuto alla dottoressa Marianna Latricchia (in foto), presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione del limone di Rocca Imperiale che ha inteso inviare alla Rai e alla Coldiretti di Cosenza una protesta ufficiale di cui riportiamo una sintesi.<<In riferimento ai contenuti e alle modalità esposti circa il limone di Rocca Imperiale IGP, nella trasmissione di “Linea verde” del giorno 21 aprile 2013, il presidente del Consorzio di Tutela del Limone di Rocca Imperiale IGP, che lo rappresenta, si ASTIENE da tutto ciò che è stato detto e fa presente che la promozione e la valorizzazione del limone di Rocca Imperiale  IGP è mansione del Consorzio sopra citato, deposto a tal fine. Con la presente s’invita il programma a evitare in futuro situazioni del genere, perché arrecano danno all’immagine del prodotto IGP e del territorio. Inoltre, sono state usate delle parole diffamanti nei confronti del limone costa d’Amalfi e del limone di Rocca Imperiale, che il Consorzio del limone di R.I. IGP non condivide.>> In pratica, il conduttore di “Linea verde”, Fabrizio Gatta, non ha fatto riferimento al presidente Latricchia per la presentazione dell’oro di Federico, ma si è servito di altro referente, certamente non a conoscenza del percorso avviato tra mille ostacoli e difficoltà per il raggiungimento dell’Igp, così come ha fatto per il “biondo di Trebisacce” dove è stato presente il presidente dei “Giardini”, geometra Pino Vincenzi. Quando il conduttore della Rai afferma che “.. i furbastri della Campania vengono a Rocca, acquistano i limoni e poi li rivendono come limoni di Amalfi” è una grave affermazione da cui il presidente di Rocca si discosta. Pare che questo “disguido” sia avvenuto perché la Latricchia è iscritta alla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) mentre l’altro referente che ha raccontato in Tv la storia del limone pare appartenga alla Coldiretti. Una querelle che sicuramente non giova agli agricoltori e che si sarebbe potuto evitare.

23 aprile 2013.                                                           ALESSANDRO ALFANO

                                                                       rossano@calabriaora.it