Castrovillari-21/06/2013:Conclusi a Castrovillari anche i lavori della seconda giornata del convegno diocesano.
Diocesi di Cassano all’Jonio
Ufficio Comunicazioni Sociali
COMUNICATO STAMPA
Quali sacerdoti, quali laici per la Chiesa che cambia nel mondo che cambia.
Conclusi a Castrovillari anche i lavori della seconda giornata del convegno diocesano.
Domani giornata conclusiva con i gruppi di lavoro laboratoriali e le riflessioni del vescovo.
Quali sacerdoti, quali laici per una Chiesa capace di vincere le sfide del tempo.
Se ne è discusso oggi a Castrovillari, nella chiesa di san Girolamo, nel corso della seconda giornata del convegno organizzato dalla Diocesi di Cassano all’Jonio sui temi dell’identità della comunità ecclesiale, del ministero del presbitero nella comunità cristiana e della missione del laicato.
Alla presenza, come già era accaduto ieri, di circa 500 persone tra sacerdoti, operatori pastorali e laici, i lavori sono stati preceduti dalla preghiera introduttiva e dal saluto del vescovo, monsignor Nunzio Galantino. Subito dopo, le relazioni. La prima, sulla figura del presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, è stata curata da don Antonio Mastantuono, parroco della Diocesi di Termoli–Larino, docente di Teologia pastorale e catechetica presso la Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, Sezione San Luigi. «L’ecclesiologia del Concilio – ha esordito don Mastantuono – afferma che l’azione pastorale ha come obiettivo l’edificazione della Chiesa come segno reale del Vangelo per la vita del mondo. La pastorale non ha più come soggetto solo il pastore e i collaboratori dell’apostolato gerarchico, ma tutto il popolo di Dio». Quindi, l’identikit del sacerdote «di cui v’è bisogno nella società dell’oggi», ha sottolineato don Mastantuono: «Il parroco deve possedere e coltivare quattro qualità essenziali. Anzitutto, il senso ecclesiale, cioè la capacità cordiale e corale di inserirsi nel cammino di Chiesa. Poi l’attitudine ad entrare veramente nel cuore delle persone, dei loro problemi, del loro cammino. Ancora, lo sforzo di guardare la pastorale con uno sguardo d’insieme di cogliere l’intero, di non lasciarsi soffocare dall’immediato senza progettare. Infine, la paternità spirituale, che è la forma propria dell’auctoritas del pastore, da vivere essenzialmente come servizio alla fede delle persone».
A seguire, la parola è passata a Michele Illiceto, docente di filosofia presso la Pontificia Facoltà Pugliese, soffermatosi sulla soggettività del laico nella comunità cristiana, sulla sua collocazione all’interno della ecclesiologia di comunione, sulle sue responsabilità all’interno del mondo. «I laici – ha detto Illiceto – vivono tre forme di appartenenza: a Cristo, alla Chiesa, al mondo. Esse non vanno mai separate: appartenere a Cristo è appartenere alla Chiesa». Da qui il richiamo alla necessità di una fede «fresca e matura, in grado di sostenere la nuova evangelizzazione. Una fede perciò pensata e pensante, che sappia risvegliare le domande che l’uomo ha rimosso, ma anche una fede critica, idonea a mettere in crisi più che a lasciarsi mandare in crisi, e soprattutto dinamica, operosa, solidale, liberante, spirituale e comunicativa, per riscoprire la carità, coniugare la santità con la vita e suscitare nei cuori assopiti, rinunciatari e stanchi, la bellezza delle domande vere, affinchè Dio torni ad abitare sia il pensiero sia il linguaggio».
La serata si è conclusa con gli interventi assembleari. Domani nuovo e ultimo appuntamento, a partire dalle 18.30: la chiusura dei lavori si articolerà in una fase di discernimento comunitario che si svilupperà su gruppi di lavoro laboratoriali chiamati a «vedere, giudicare e agire». Le conclusioni saranno tratte dal vescovo.
I momenti salienti del convegno saranno trasmessi in diretta streaming sul sito diocesano www.diocesicassanoalloionio.it: nelle prime 2 giornate sono stati circa 500 gli utenti che hanno seguito il convegno attraverso internet.
Castrovillari, 21 giugno 2013
Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi di Cassano all’Jonio
Info:
392 9221501