Trebisacce-11/05/2014: La mamma, creatura divina (di Pino Cozzo)

La mamma, creatura divina

        di Pino Cozzo

L’immagine della torcia che si consuma per fornire un raggio a chi ne ha bisogno, illuminare il cammino e la vita di ognuno ed emettere una luce spirituale è molto bella ed esprime al meglio l’autentico concetto di amore. E’ il simbolo del Signore che si è speso ed è andato incontro alla morte per ognuno di noi, di Maria e Giuseppe, che hanno saputo pronunciare un SI’ incondizionato, ed è l’esempio di ogni padre e di ogni madre, che Iddio chiama ad essere suoi collaboratori nell’impegno e nel sacrificio. In particolare, la mamma accoglie il figlio all’interno del suo grembo finché non sia pronto alla vita, e, dopo la nascita, lo tiene con lo stesso amore sul suo grembo. Per volere del Signore, e quando si ha fede, i figli non sono e non debbono essere un peso, bensì una grazia, che non deve gravare né sulla psiche, né sulle finanze, né sulla propria persona. Oggi, purtroppo, una nuova vita che nasce in una coppia non è sempre vista come un dono di Dio, ma come un impegno ed un ostacolo, frutto dell’egoismo, più che delle reali difficoltà economiche, sociali o culturali. Il tema del benessere ad ogni costo, della vita vissuta alla luce degli “status symbol”, del successo facile, dell’esaltazione di ogni forma di godimento portano a respingere tutto ciò che possa costituire un ostacolo. Invece, è molto bello che una madre cerchi un figlio ad ogni costo, che lo aspetti con ansia e gioia, che si giri verso di lui con un sorriso, che allunghi una mano per accarezzarlo, che gli tocchi una guancia con un bacio. E’ una fortuna avere un figlio che ami la propria madre, ma è ancora più bello che una madre ami il figlio più di sé stessa. Ogni bambino che viene al mondo reca un annuncio di felicità ed è un segno della bellezza e grandezza di Dio. La missione pastorale della famiglia, ed in particolare delle mamme, ci dice che l’amore che si riversa sui bambini è corroborato dall’azione redentrice di Gesù, per permettere ai genitori di attuare la loro missione nella chiesa e nella società. Ed ecco che le mamme sono consacrate da uno speciale sacramento, per mezzo del quale tutta la loro vita è pervasa di fede, speranza e carità, tendono quotidianamente a raggiungere la perfezione, la santificazione, e rendono lode e gloria a Dio. Chi ha la fortuna di avere una madre santa è più votato ed più vicino alla santità, alla salvezza e alla gloria del Signore. Mamma è una parola dolce e soave, musica armoniosa del cuore, sentimento che racchiude l’essenza di ogni piccola creatura umana. Nasce dal toccarsi le labbra due volte in quello che può sembrare un semplice suono, che invece ha il sapore di un anelito verso la persona che più di ogni altra ci può aiutare in ogni circostanza della nostra vita. Nessuno al suo dolce suono rimane insensibile, poiché è quella che più di ogni altra si identifica con la parola amore. Il suo dolce nome evoca i momenti più belli della nostra infanzia, quando lei ci cullava tra le sue braccia, e i suoi occhi, stracolmi d’affetto, ci regalavano intensi momenti di felicità. In ogni istante, la mamma è la nostra certezza, la nostra fortezza e la nostra sicurezza: vicina nei momenti felici per gioire e, soprattutto, nelle difficoltà, per aiutarci ed incoraggiarci, sostenerci e consigliarci.  Le sue carezze scendono come balsamo nel cuore per infonderci coraggio e ardore, e sanare ogni nostra piaga, anche la più sanguinante.  In nessun momento ci tradisce, lei che ci ha donato la sua vita, e per questo mai nessuno potrà sostituirla nel nostro cuore. Allora, se al cuore non si comanda,  oggi, raccogliamo un fiore, rechiamolo ad ogni mamma, facciamo loro un sorriso, diamo loro un bacio sulle guance e diciamo loro che siamo contenti di averle come genitrici, che siamo felici che abbiano accettato le indicazioni del Signore, che sono per noi la più bella ricchezza che esista al mondo, che le ameremo per tutta la vita, e che saranno per sempre insostituibili. Auguri, mamme, auguri, in questo giorno dedicato a voi in modo particolare, ma la vostra festa sia tutti i giorni, perché voi, tutti i giorni, soffrite per i vostri figli, siete loro vicine, con il pensiero e la presenza, li assistete e li incoraggiate, offrite loro un sorriso e un abbraccio, pregate il Signore che li tuteli e li abbia nella sua preziosa grazia e li accompagni per tutti i giorni della loro vita. Noi assicuriamo a tutte voi le nostre invocazioni perché possiate vivere a lungo una vita terrena e per sempre nell’eternità.