Italia-02/11/2015:SEI BUONE NOTIZIE DA: CALABRIA, ITALIA, LIBIA, ROMA

L'Italia cambia verso (1)
L’Italia cambia verso 

SEI BUONE NOTIZIE DA: CALABRIA, ITALIA, LIBIA, ROMA

 

Finalmente posso comunicarvi sei buone notizie:

  1. CALABRIA. Scattata all’alba l’operazione delle forze dell’ordine denominata: “Contronatura”. I militi, con un’azione a tenaglia, hanno fatto irruzione nella catena di supermercati “Onestino”, ponendo i sigilli a numerosi punti vendita. Pare che i furbi gestori si siano rifiutati di versare il dovuto “pizzo” ai picciotti della ‘Ndràngheta, e, così facendo, siano caduti nel reato di “turbativa di mercato”. Infatti il gruppo di cialtroni, con l’illecito risparmio conseguito, si poteva permettere di abbassare i prezzi di vendita delle merci, danneggiando con questa sleale concorrenza tutti gli altri corretti commercianti.

L’amministratore delegato della “Onestino”  è stato beccato nell’ufficio-bunker che il vigliaccone si era fatto costruire per resistere ai continui lanci di bottiglie molotov effettuate, doverosamente, dai valorosi picciotti.

Nell’ambito di un’altra operazione, coordinata con quella dell'”Onestino”, sono stati scovati ed imprigionati anche due politici accusati di “turbativa d’asta”. I due farabutti avevano rifiutato d’intascare le mazzette che un’impresa gli aveva fatto generosamente recapitare per la normale assegnazione di un appalto.

  1. CALABRIA. La seconda buona notizia la dobbiamo accreditare alla solerzia di una ASL. La direzione del centro sanitario, appena ricevuto l’allarme, ha prontamente inviato un’ambulanza manicomiale che, grazie all’energica azione di quattro nerboruti infermieri, ha potuto immobilizzare in una camicia di forza un imprenditore che, farneticando e pronunciando frasi sconnesse, intendeva aprire sul territorio calabrese, e per giunta con soldi suoi, una fabbrica di componenti elettronici.

Le forze dell’ordine sono dovute intervenire per salvare lo squilibrato dal linciaggio, minacciato da un nutrito gruppo di ‘ndranghetisti che stavano manifestando, con cartelli e gesti osceni, il loro legittimo sdegno.

  1. ITALIA. Arrestate dalle forze dell’ordine le canaglie componenti un’associazione che dichiarava, anche con spot televisivi, di occuparsi di una fascia di disagiati, e poi, invece di fare i propri interessi, si dedicava a quelli di quei disgraziati. Un servizio televisivo ha raccontato l’intera squallida storia in una trasmissione appositamente dedicata di “amore criminale.”.
  2. LIBIA. Salvataggio in mare, a poche miglia dalla Libia, da parte di una motovedetta dell’Isis, di un barcone stracolmo di profughi italiani che rischiava di affondare. I disperati, malnutriti ed infreddoliti, avevano lanciato l’SOS e, contestualmente, richiesto asilo politico agli integralisti islamici, giustificandolo con le note disumane vessazioni loro inflitte dai politici italiani. L’Isis, dopo aver soccorso ed accolto i migranti, ha trasmesso al governo italiano una dura nota di protesta. Infatti, si legge nel documento, il nascente Stato Islamico non potrà accogliere tutte le previste moltitudini che s’imbarcheranno per il loro “viaggio della speranza”.

La Farnesina, per ora molto occupata, come anche tutti gli altri ministeri, sia nel dibattito (sviluppato sulla filosofia del testo “Elogio della pazzia” di Erasmo da Rotterdam, e sulle vicissitudini contenute nel romanzo “L’Idiota” di Fëdor Michajlovič Dostoevskij ) su come ossimoricamente aumentare e ridurre, al tempo stesso, il debito pubblico, le tasse, la corruzione, la povertà, i privilegi dei parlamentari, la democrazia, le disuguaglianze sociali ed altro; sia nell’organizzare la divulgazione della prevista cifra di crescita del Pil, finalmente scoperta casualmente dal governo nelle pieghe dell’oroscopo elaborato da un noto veggente, non ha, per ora, emesso nessuna risposta.

  1. CALABRIA. Da ultimo voglio ricordare il conferimento, nella fastosa cornice della sala del “Teatro dell’Assurdo” (vedi nota*), del premio “Statua di Sale” al presidente Oliverio, per essersi, come si legge nella motivazione, voltato a guardare (cit. biblica della moglie di Lot) le rovine della Calabria mentre si dirigeva a partecipare al 35° Convegno dell’Aria Fritta, nel quale avrebbe poi sfrontatamente dichiarato, tra l’altro, che “…per rilanciare la Calabria, occorre riflettere sugli errori compiuti (sic) ed apportare le necessarie correzioni (sic)…”.
  2. ROMA. Buona notizia dell’ultima ora: Marino, appena saputo di essere indagato sia per “truffa ai danni dello stato” con la sua Onlus e sia per “peculato” con gli scontrini, finalmente compiaciuto di una sua ritrovata “normalità” politica, ha ritirato le dimissioni.

*Nota: Termine coniato dal critico Martin Esslin per definire un opera teatrale nella quale viene rifiutato il linguaggio logico- consequenziale.

Maurizio Silenzi Viselli