Rocca Imperiale-08/12/2015: Ranù scrive sul film:”Le nozze di Laura del Maestro Pupi Avati Rocca Imperiale e l Alto Jonio”.

Giuseppe Ranù
Giuseppe Ranù

Le nozze di Laura del Maestro Pupi Avati Rocca Imperiale e l Alto Jonio.

In seguito alla proiezione del film “Le nozze di laura” del Maestro Pupi Avati, andato in onda il 7 dicembre scorso su RAI 1 in prima serata è giusto evidenziare il distinguo tra la realtà territoriale e l’artificio che una fiction impone, che è mio obbligo segnalare con evidenza.
Credo, essendo la prima volta che il grande cinema italiano si sia occupato dell’Alto Jonio, e di Rocca Imperiale in particolare, che la taluni, forse, si aspettassero un documentario o una rappresentazione cronachistica della realtà.
Si tratta invece di una fiction, una favola che racconta la trasposizione delle Nozze di Cana in chiave moderna. Rocca Imperiale ha dato prova di essere uno straordinario set cinematografico all’aperto, ed è questo che interessa al territorio e all’amministrazione comunale: utilizzare anche il Cinema, con il Limone e la Poesia, come volano e caratterizzazione di Rocca Imperiale, per sottrarsi dall’anonimato in cui sono costretti la maggior parte dei comuni italiani; aumentare il brand Rocca Imperiale per renderlo più appetibile ad investitori (abbiamo 8 chilometri di costa da sviluppare) e turisti. All’interno di questo contesto, ogni artista è libero di raccontare la sua storia. E noi abbiamo avuto la fortuna di entrare nella storia artistica e nella filmografia di uno dei più accreditati registi della storia del cinema italiano. Ci sono tanti modi di fare cinema, noi abbiamo puntato sul cinema d’autore, con un messaggio religioso importante. Forse questa prima volta ha colto di sorpresa alcuni, tuttavia questa favola (come l’ha definita il regista) poteva essere ambientata nel varesotto, nel bergamasco, nelle periferie delle grandi città, ovunque, perché è una storia universale. Da Primo cittadino è stato toccante, emozione che ho condiviso con tutti i rocchesi, quelli che vivono nel nostro bellissimo paese, e i molti emigranti che si trovano in numerose regioni italiane, vedere questa fiction incastonata nella cornice di Rocca Imperiale, che è emersa, ripetutamente durante il film in tutta la sua bellezza: il mare, il centro storico, una panoramica dal castello, i limoni e tanti altri scorci. Certamente possiamo affermare che oggi un numero vasto di italiani sa dell’esistenza delle nostre eccellenze, visti anche gli ottimi dati di ascolto che indicano oltre quattro milioni di telespettatori sulla rete ammiraglia della RAI. Rocca Imperiale, l’Alto Jonio e la Calabria sono pronti a fare da cornice ai grandi registi del cinema italiano, senza avere la presunzione o il timore che le storie a cui noi prestiamo i luoghi ci rappresentino. E un ringraziamento al Maestro Avati, per le opinioni entusiastiche che esprime su Rocca Imperiale e sulla Calabria ogni qual volta è chiamato a parlare sui media nazionali di questa sua ultima fatica cinematografica.

Sindaco Giuseppe RANÚ